Ragazzo ribelle, leggenda del tennis: i 50 anni di Andre Agassi
"Gioco a tennis per mestiere, anche se odio il tennis, lo odio con una passione sinistra e segreta, l'ho sempre odiato". Disse così Andre Agassi alla vigilia del suo ultimo Us Open, nel 2006. Fu quello che sancì l'addio al tennis del "Kid" di Las Vegas" che compie 50 anni il 29 aprile
Considerato uno dei più forti tennisti di sempre, è stato un mix di genio e sregolatezza. Capellone, prima, con la bandana poi, entrava in campo con i pantaloncini di jeans e le magliette colorate in antitesi ai campioni di Wimbledon dal look immacolato. Diventò un'icona degli anni Novanta e Duemila.
La data da ricordare è il 10 aprile 1995, anche se aveva già nel palmares il titolo di Wimbledon che lo aveva consacrato nel 1992 e gli Us Open vinti in settembre. Quel giorno diventò per la prima volta numero 1 del mondo scavalcando il grande rivale Pete Sampras.
In tutto Agassi ha vinto in carriera 60 titoli Atp e otto tornei dello Slam (4 Australian Open, 2 Roland Garros, 1 Us Open e 1 Wimbledon), detenendo il primo posto nel ranking mondiale per 101 settimane e guadagnando più di 31 milioni di dollari in premi e 150 milioni in sponsorizzazioni.
Capace di mettere in bacheca 17 titoli Atp Masters Series, Agassi è anche l'unico tennista ad aver vinto in carriera tutti e quattro tornei dello Slam, la medaglia d'oro del singolare olimpico ad Atlanta 1996, il torneo Atp World Championship e la Coppa Davis.
Il 9 luglio 2011 è entrato nella International Tennis Hall of Fame ed è uno degli otto giocatori in grado di realizzare il Career Grand Slam (insieme a Don Budge, Roy Emerson, Rod Laver, Fred Perry, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic), ed è stato il primo a realizzarlo su tre diverse superfici.
Alla vigilia dell'Open di Francia 2017 è diventato il coach di Novak Djokovic, dal quale si è separato nella primavera del 2018.
Nato a Las Vegas il 29 aprile 1970, ha raccontato la sua vita non sempre facile nell'autobiografia bestseller Open. Il padre lo aveva destinato fin da piccolo ai campi da tennis più prestigiosi del mondo. Scrive: "Dovevo colpire un milione di palline all'anno e secondo lui in quel modo sarei diventato campione del mondo". Sono 2500 palline al giorno, 17500 alla settimana, sparate da una macchina che lui chiama "drago".
La profezia si avvera e Agassi "numero 1" ci diventa davvero, ma nella sua vita ci sono anche le droghe (racconta di aver assunto metanfetamina durante un periodo in cui la sua vita era diventata pesante), un matrimonio infelice con l'attrice Brooke Shields, un declino sportivo che sembrava a un certo punto inesorabile. Poi la frequentazione con la collega Steffi Graf, che diventa la moglie e madre di Jaden Gil e Jaz Elle, e la rinascita, anche agonistica.
L'addio al tennis di Andre Agassi, Open Usa 2006
La data da ricordare è il 10 aprile 1995, anche se aveva già nel palmares il titolo di Wimbledon che lo aveva consacrato nel 1992 e gli Us Open vinti in settembre. Quel giorno diventò per la prima volta numero 1 del mondo scavalcando il grande rivale Pete Sampras.
In tutto Agassi ha vinto in carriera 60 titoli Atp e otto tornei dello Slam (4 Australian Open, 2 Roland Garros, 1 Us Open e 1 Wimbledon), detenendo il primo posto nel ranking mondiale per 101 settimane e guadagnando più di 31 milioni di dollari in premi e 150 milioni in sponsorizzazioni.
Capace di mettere in bacheca 17 titoli Atp Masters Series, Agassi è anche l'unico tennista ad aver vinto in carriera tutti e quattro tornei dello Slam, la medaglia d'oro del singolare olimpico ad Atlanta 1996, il torneo Atp World Championship e la Coppa Davis.
Il 9 luglio 2011 è entrato nella International Tennis Hall of Fame ed è uno degli otto giocatori in grado di realizzare il Career Grand Slam (insieme a Don Budge, Roy Emerson, Rod Laver, Fred Perry, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic), ed è stato il primo a realizzarlo su tre diverse superfici.
Alla vigilia dell'Open di Francia 2017 è diventato il coach di Novak Djokovic, dal quale si è separato nella primavera del 2018.
Nato a Las Vegas il 29 aprile 1970, ha raccontato la sua vita non sempre facile nell'autobiografia bestseller Open. Il padre lo aveva destinato fin da piccolo ai campi da tennis più prestigiosi del mondo. Scrive: "Dovevo colpire un milione di palline all'anno e secondo lui in quel modo sarei diventato campione del mondo". Sono 2500 palline al giorno, 17500 alla settimana, sparate da una macchina che lui chiama "drago".
La profezia si avvera e Agassi "numero 1" ci diventa davvero, ma nella sua vita ci sono anche le droghe (racconta di aver assunto metanfetamina durante un periodo in cui la sua vita era diventata pesante), un matrimonio infelice con l'attrice Brooke Shields, un declino sportivo che sembrava a un certo punto inesorabile. Poi la frequentazione con la collega Steffi Graf, che diventa la moglie e madre di Jaden Gil e Jaz Elle, e la rinascita, anche agonistica.
L'addio al tennis di Andre Agassi, Open Usa 2006