Tanti auguri a Snoopy e Charlie Brown! I Peanuts compiono 70 anni
La prima striscia comparve il 2 ottobre 1950
I Peanuts compiono 70 anni. La striscia scritta e illustrata da Charles Monroe Schultz, è stata pubblicata dal 2 ottobre 1950 al 13 febbraio 2000, il giorno dopo la morte dell'autore. La prima uscita avvenne in contemporanea su sette quotidiani statunitensi: il Washington Post, il Chicago Tribune, il Minneapolis Tribune, l'Allentown Call-Chronicle, il Bethlehem Globe-Times, il Denver Post ed il Seattle Times. Nel corso dei suoi 50 anni di vita il fumetto è stato pubblicato su oltre 2.600 giornali, con un bacino di 355 milioni di lettori in 75 Paesi del mondo e tradotto in 21 lingue.
All'inizio i personaggi principali erano Charlie Brown, Shermy, Patty e Snoopy. Con il passare degli anni Shermy e Patty compaiono meno spesso e si aggiungono altri personaggi: Schroeder, Lucy van Pelt e suo fratello Linus che entrano in scena come bambini molto piccoli. I Peanuts non invecchiano, o lo fanno molto lentamente, a parte i personaggi neonati che in pochi mesi raggiungono un'età simile a quella degli altri.
Schulz disegnò ininterrottamente la striscia per 50 anni, senza avvalersi di assistenti, nemmeno per i testi e la colorazione. A cominciare dai primi anni Ottanta il suo tratto cominciò a tremare: il tremolio divenne più visibile nel decennio successivo. Ma continuò a disegnare fino a quando i suoi problemi di salute diventarono insormontabili.
"Cari amici, ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi 50 anni. È stata la realizzazione di tutte le ambizioni della mia infanzia. Sfortunatamente non sono più in grado di mantenere il ritmo di programmazione di una strip quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano continuati da un altro perciò annuncio il mio ritiro". Con queste parole, Charles Schulz, a 77 anni, si congedava dai lettori. L'ultima striscia fu disegnata il 3 gennaio 2000 e pubblicata il giorno dopo la sua morte avvenuta il 12 febbraio.
Negli anni i Peanuts sono diventati un cult della cultura pop, hanno influenzato l'immaginario popolare ben oltre la fine della pubblicazione delle tavole originali, introdotto con la leggerezza che li contraddistingue il tema della depressione (di cui soffrì il loro autore), fornito pagine e pagine di "citazioni" intrise di humour e a tratti filosofiche conquistando più di una generazione.
Curiosità
Il nome Peanuts (letteralmente "noccioline", quisquilie, cose da poco) non piaceva all'autore che aveva scelto come titolo della serie Li'l Folks ("personcine"), non approvato dalla United Feature Syndicate, il distributore di fumetti americano.
Snoopy è ispirato a un cane adottato dalla famiglia Schulz, ma l'aspetto è quello di Spike, un beagle, apparso nel giardino di casa nel 1937. Inizialmente il nome del protagonista della striscia doveva essere proprio Spike ma si chiamò Snoopy su esplicita richiesta della madre morente di Schulz (di origini norvegesi).
Nel nostro paese le strisce di Schulz compaiono per la prima volta nel 1965 sulla rivista linus (scritto minuscolo), che prende il nome dal personaggio che il disegnatore americano amava più tratteggiare: Linus van Pelt, migliore amico di Charlie Brown e fratellino di Lucy.
Linus van Pelt, appare per la prima volta nel settembre 1952, ma non parla per due anni.
Durante la missione lunare Apollo 10, i Peanuts ispirarono i nomi dei codici identificativi di modulo lunare (Snoopy) e modulo di comando (Charlie Brown).
Quando i Peanuts sbarcarono in Italia, la festa di Halloween non era conosciuta. Forse per questo Oreste del Buono, direttore di linus, tradusse "La grande Zucca", il personaggio a cui Linus si rivolge ogni anno in occasione di Halloween, con l'espressione "il grande Cocomero".
La ragazzina dai capelli rossi amata da Charlie Brown è ispirata a una donna in carne e ossa, Donna Johnson, vecchia fiamma di Schulz.
Durante la Guerra del Vietnam i piloti militari americani dipinsero l'immagine di Snoopy sui caccia e sui missili ispirandosi ai personaggi immaginari che il cane immagina di incarnare (tra questi, il leggendario Joe Falchetto e l'Asso della I Guerra Mondiale).
All'inizio i personaggi principali erano Charlie Brown, Shermy, Patty e Snoopy. Con il passare degli anni Shermy e Patty compaiono meno spesso e si aggiungono altri personaggi: Schroeder, Lucy van Pelt e suo fratello Linus che entrano in scena come bambini molto piccoli. I Peanuts non invecchiano, o lo fanno molto lentamente, a parte i personaggi neonati che in pochi mesi raggiungono un'età simile a quella degli altri.
Schulz disegnò ininterrottamente la striscia per 50 anni, senza avvalersi di assistenti, nemmeno per i testi e la colorazione. A cominciare dai primi anni Ottanta il suo tratto cominciò a tremare: il tremolio divenne più visibile nel decennio successivo. Ma continuò a disegnare fino a quando i suoi problemi di salute diventarono insormontabili.
"Cari amici, ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi 50 anni. È stata la realizzazione di tutte le ambizioni della mia infanzia. Sfortunatamente non sono più in grado di mantenere il ritmo di programmazione di una strip quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano continuati da un altro perciò annuncio il mio ritiro". Con queste parole, Charles Schulz, a 77 anni, si congedava dai lettori. L'ultima striscia fu disegnata il 3 gennaio 2000 e pubblicata il giorno dopo la sua morte avvenuta il 12 febbraio.
Negli anni i Peanuts sono diventati un cult della cultura pop, hanno influenzato l'immaginario popolare ben oltre la fine della pubblicazione delle tavole originali, introdotto con la leggerezza che li contraddistingue il tema della depressione (di cui soffrì il loro autore), fornito pagine e pagine di "citazioni" intrise di humour e a tratti filosofiche conquistando più di una generazione.
Curiosità
Il nome Peanuts (letteralmente "noccioline", quisquilie, cose da poco) non piaceva all'autore che aveva scelto come titolo della serie Li'l Folks ("personcine"), non approvato dalla United Feature Syndicate, il distributore di fumetti americano.
Snoopy è ispirato a un cane adottato dalla famiglia Schulz, ma l'aspetto è quello di Spike, un beagle, apparso nel giardino di casa nel 1937. Inizialmente il nome del protagonista della striscia doveva essere proprio Spike ma si chiamò Snoopy su esplicita richiesta della madre morente di Schulz (di origini norvegesi).
Nel nostro paese le strisce di Schulz compaiono per la prima volta nel 1965 sulla rivista linus (scritto minuscolo), che prende il nome dal personaggio che il disegnatore americano amava più tratteggiare: Linus van Pelt, migliore amico di Charlie Brown e fratellino di Lucy.
Linus van Pelt, appare per la prima volta nel settembre 1952, ma non parla per due anni.
Durante la missione lunare Apollo 10, i Peanuts ispirarono i nomi dei codici identificativi di modulo lunare (Snoopy) e modulo di comando (Charlie Brown).
Quando i Peanuts sbarcarono in Italia, la festa di Halloween non era conosciuta. Forse per questo Oreste del Buono, direttore di linus, tradusse "La grande Zucca", il personaggio a cui Linus si rivolge ogni anno in occasione di Halloween, con l'espressione "il grande Cocomero".
La ragazzina dai capelli rossi amata da Charlie Brown è ispirata a una donna in carne e ossa, Donna Johnson, vecchia fiamma di Schulz.
Durante la Guerra del Vietnam i piloti militari americani dipinsero l'immagine di Snoopy sui caccia e sui missili ispirandosi ai personaggi immaginari che il cane immagina di incarnare (tra questi, il leggendario Joe Falchetto e l'Asso della I Guerra Mondiale).