L'alba della Terra, la storica foto fu scattata 50 anni fa la vigilia di Natale
Earthrise è una delle foto che hanno cambiato il mondo
Cinquant'anni fa l'uomo usciva per la prima volta dall'orbita bassa terrestre riuscendo così ad ammirare il Pianeta da lontano. Il 21 dicembre 1968 la Nasa aveva lanciato la missione Apollo 8, la prima a portare un equipaggio umano attorno alla Luna. I tre astronauti Frank Borman, James Lovell e William Anders furono i primi a vedere il lato nascosto della Luna e a osservare la Terra nella sua interezza, vedendola sorgere dall'orizzonte lunare proprio la vigilia di Natale, il 24 dicembre 1968. Uno spettacolo inatteso e bellissimo immortalato nella storica fotografia "Earthrise", l'alba della Terra, diventata poi il simbolo dei primi movimenti ambientalisti. Questa e altre immagini vennero mostrate al mondo intero durante una diretta televisiva nella notte di Natale nella quale gli astronauti lessero i primi 10 versetti del libro della Genesi. "Una solitudine maestosa che ti fa capire cosa ti lasci alle spalle sulla Terra", commentò James Lovell. Gli astronauti dell'Apollo 8 fecero ritorno sulla Terra il 27 dicembre 1968, quando la loro navicella spaziale ammarò nel nord dell'Oceano Pacifico.
La Luna sembra intonaco
La mattina della vigilia di Natale del 1968 la navicella spaziale raggiunse l'orbita lunare. Dopo aver comunicato al centro di controllo a Terra la situazione relativa al veicolo spaziale, Lovell fornì la prima descrizione di come appariva ai suoi occhi la superficie lunare: "La Luna è essenzialmente grigia, senza colore; sembra intonaco o una specie di sabbia grigiastra. Possiamo vedere un bel po' di dettagli. Il Mare Fecunditatis da qui non spicca come quando osservato dalla Terra. Non vi è molto contrasto tra questo e i crateri circostanti. I crateri sono tutti arrotondati. Ce ne sono parecchi, alcuni dei quali sono più recenti. Molti di loro sembrano - specialmente quelli rotondi - colpiti da meteoriti o proiettili di qualche tipo. Langrenus è un enorme cratere; ha un cono centrale. Le pareti del cratere sono terrazzate, circa sei o sette diverse terrazze sulla strada verso il basso".
La Genesi letta nella spazio
Nel corso della nona orbita intorno alla Luna, in diretta tv, Borman presentò l'equipaggio e ognuno di essi fornì la propria impressione sulla superficie lunare e su come fosse orbitare attorno alla Luna. Borman la descrisse come «una vasta, solitaria, ostile distesa di nulla». Poi, dopo aver parlato di quello che stavano sorvolando, Anders annunciò che l'equipaggio avrebbe rivolto un messaggio a coloro che erano sulla Terra e ognuno di loro lesse una parte dalla storia della creazione contenuta nel libro della Genesi. Borman terminò la trasmissione augurando un Buon Natale a tutti sulla Terra con queste parole: «E dall'equipaggio dell'Apollo 8, chiudiamo dicendo "Buona notte, buona fortuna, un Buon Natale e Dio benedica tutti voi, tutti voi sulla buona Terra».
Earthrise, il sorgere della Terra visto dalla Luna
La celebre foto AS8-14-2383HR della NASA scattata il 24 dicembre 1968 da William Anders durante la missione Apollo 8 rappresenta la Terra, parzialmente in ombra, con in primo piano la superficie lunare, e ricorda quello che può essere osservato dal nostro pianeta quando sorge il sole. L'immagine fu ripresa dall'orbita lunare in quanto la missione non atterrò sul satellite, ma ne sorvolò solamente l'orbita. Considerato uno degli scatti più importanti mai realizzati, è stata inclusa nel 2003 dalla rivista Life nella lista delle "100 fotografie che hanno cambiato il mondo". Nel 1969 il servizio postale degli Stati Uniti mise la sua riproduzione su un francobollo che celebrava la missione Apollo 8.
La corsa allo sbarco sulla Luna
La missione Apollo 8 aprì ufficialmente la corsa allo sbarco sulla Luna: dimostrò infatti che il razzo Saturno 5 usato per il lancio e il modulo Apollo erano perfettamente in grado di coprire la distanza che separa la Terra dal suo satellite. Il viaggio durò tre giorni, poi l'Apollo completò dieci orbite in 20 ore, permettendo agli astronauti di scattare immagini dettagliate della superficie lunare per pianificare l'allunaggio delle missioni successive. Fu poi la missione Apollo 11 a portare a termine l'obiettivo del presidente americano John F. Kennedy di portare un uomo sulla superficie lunare prima della fine degli anni sessanta. Era il 21 luglio 1969.
Per celebrare il cinquantenario dell'Apollo 8, qualche settimana fa gli esperti dell'Unione astronomica internazionale (Iau) hanno "battezzato" due crateri lunari come "Anders' Earthrise" e "8 Homeward", proprio in onore delle immagini della Terra scattate in quella storica missione.
Missione su Marte
Oggi, 50 anni dopo, è proprio uno dei primi uomini ad andare nello Spazio, l'astronauta americano Bill Anders, autore di quei magnifici scatti, a dire che è "stupido" lavorare per inviare missioni umane su Marte, "quasi ridicolo".
"Qual è l'imperativo? Che cosa ci spinge ad andare su Marte?. Non penso che il pubblico sia così interessato", ha dichiarato alla BBC. A suo dire, sono "meglio i programmi senza pilota, soprattutto perché sono molto più economici". Il suo compagno nella missione spaziale dell'epoca, Frank Borman, è meno critico: "Credo fermamente che abbiamo bisogno di una solida esplorazione del nostro sistema solare". Ma anche lui non apprezza "il battage pubblicitario senza senso" intorno alle annunciate missioni con uomini su Marte sponsorizzate da imprenditori come Elon Musk e Jeff Bezos.
La Luna sembra intonaco
La mattina della vigilia di Natale del 1968 la navicella spaziale raggiunse l'orbita lunare. Dopo aver comunicato al centro di controllo a Terra la situazione relativa al veicolo spaziale, Lovell fornì la prima descrizione di come appariva ai suoi occhi la superficie lunare: "La Luna è essenzialmente grigia, senza colore; sembra intonaco o una specie di sabbia grigiastra. Possiamo vedere un bel po' di dettagli. Il Mare Fecunditatis da qui non spicca come quando osservato dalla Terra. Non vi è molto contrasto tra questo e i crateri circostanti. I crateri sono tutti arrotondati. Ce ne sono parecchi, alcuni dei quali sono più recenti. Molti di loro sembrano - specialmente quelli rotondi - colpiti da meteoriti o proiettili di qualche tipo. Langrenus è un enorme cratere; ha un cono centrale. Le pareti del cratere sono terrazzate, circa sei o sette diverse terrazze sulla strada verso il basso".
La Genesi letta nella spazio
Nel corso della nona orbita intorno alla Luna, in diretta tv, Borman presentò l'equipaggio e ognuno di essi fornì la propria impressione sulla superficie lunare e su come fosse orbitare attorno alla Luna. Borman la descrisse come «una vasta, solitaria, ostile distesa di nulla». Poi, dopo aver parlato di quello che stavano sorvolando, Anders annunciò che l'equipaggio avrebbe rivolto un messaggio a coloro che erano sulla Terra e ognuno di loro lesse una parte dalla storia della creazione contenuta nel libro della Genesi. Borman terminò la trasmissione augurando un Buon Natale a tutti sulla Terra con queste parole: «E dall'equipaggio dell'Apollo 8, chiudiamo dicendo "Buona notte, buona fortuna, un Buon Natale e Dio benedica tutti voi, tutti voi sulla buona Terra».
Earthrise, il sorgere della Terra visto dalla Luna
La celebre foto AS8-14-2383HR della NASA scattata il 24 dicembre 1968 da William Anders durante la missione Apollo 8 rappresenta la Terra, parzialmente in ombra, con in primo piano la superficie lunare, e ricorda quello che può essere osservato dal nostro pianeta quando sorge il sole. L'immagine fu ripresa dall'orbita lunare in quanto la missione non atterrò sul satellite, ma ne sorvolò solamente l'orbita. Considerato uno degli scatti più importanti mai realizzati, è stata inclusa nel 2003 dalla rivista Life nella lista delle "100 fotografie che hanno cambiato il mondo". Nel 1969 il servizio postale degli Stati Uniti mise la sua riproduzione su un francobollo che celebrava la missione Apollo 8.
La corsa allo sbarco sulla Luna
La missione Apollo 8 aprì ufficialmente la corsa allo sbarco sulla Luna: dimostrò infatti che il razzo Saturno 5 usato per il lancio e il modulo Apollo erano perfettamente in grado di coprire la distanza che separa la Terra dal suo satellite. Il viaggio durò tre giorni, poi l'Apollo completò dieci orbite in 20 ore, permettendo agli astronauti di scattare immagini dettagliate della superficie lunare per pianificare l'allunaggio delle missioni successive. Fu poi la missione Apollo 11 a portare a termine l'obiettivo del presidente americano John F. Kennedy di portare un uomo sulla superficie lunare prima della fine degli anni sessanta. Era il 21 luglio 1969.
Per celebrare il cinquantenario dell'Apollo 8, qualche settimana fa gli esperti dell'Unione astronomica internazionale (Iau) hanno "battezzato" due crateri lunari come "Anders' Earthrise" e "8 Homeward", proprio in onore delle immagini della Terra scattate in quella storica missione.
Missione su Marte
Oggi, 50 anni dopo, è proprio uno dei primi uomini ad andare nello Spazio, l'astronauta americano Bill Anders, autore di quei magnifici scatti, a dire che è "stupido" lavorare per inviare missioni umane su Marte, "quasi ridicolo".
"Qual è l'imperativo? Che cosa ci spinge ad andare su Marte?. Non penso che il pubblico sia così interessato", ha dichiarato alla BBC. A suo dire, sono "meglio i programmi senza pilota, soprattutto perché sono molto più economici". Il suo compagno nella missione spaziale dell'epoca, Frank Borman, è meno critico: "Credo fermamente che abbiamo bisogno di una solida esplorazione del nostro sistema solare". Ma anche lui non apprezza "il battage pubblicitario senza senso" intorno alle annunciate missioni con uomini su Marte sponsorizzate da imprenditori come Elon Musk e Jeff Bezos.