40 anni fa la Lady di Ferro Margaret Thatcher si insediava a Downing Street
Fu la prima premier donna del Regno Unito
Quarant'anni fa, il 4 maggio 1979, Margaret Thatcher diventava la prima donna a guidare un governo del Regno Unito. Rimarrà al 10 di Downing Street per 11 anni e 209 giorni, il periodo più lungo per un primo ministro britannico. Amata e odiata, oggi la Thatcher è ricordata per le due riforme economiche a favore del libero mercato, per le sue battaglie contro l’ingerenza dello Stato nella vita dei cittadini, per il pugno di ferro nelle dispute con i sindacati, per le sue idee anti-europeiste che in qualche modo hanno anticipato le scelte future del Regno Unito.
Margaret Hilda Roberts Thatcher, nasce il 13 ottobre del 1925, figlia di un droghiere che si era faticosamente conquistato il suo posto ad Oxford. Si laurea a Oxford in chimica. Dal 1947 al 1951 lavora come chimico nella ricerca, ma nel 1953, avendo anche studiato come avvocato, diventa fiscalista. Dotata di grinta e fiuto, scende in politica nelle file della destra inglese, entra nel Partito Conservatore e viene eletta alla camera dei comuni nel 1959 ricoprendo, fra l'altro, il ruolo di ministro dell'istruzione e delle scienze nel governo Heath per quattro anni, dal 1970 al 1974.
Dopo la sconfitta dei conservatori nelle elezioni del 1974, sfida Heath per la leadership del suo partito e la conquista nel 1975. Quattro anni dopo conduce il partito alla vittoria, promettendo di fermare il declino economico britannico e di ridurre ruolo dello Stato. È il 4 maggio 1979 quando inizia il suo mandato di Primo Ministro.
Quello che eredita dal laburista James Callaghan è un Paese in declino sotto ogni punto di vista: socio-economico e politico. L'inflazione è al 18%, la produttività in calo, i prezzi dell'energia e delle materie prime alle stelle, la conflittualità sociale alta, ci sono continui scioperi. Nelle fabbriche il clima è tesissimo a causa del continuo e aspro scontro tra operai e imprenditori. I servizi pubblici sono inefficienti e ovunque si respira aria di decadimento.
Il Thatcherismo
La Thatcher si ripropone di invertire la rotta di un Paese in caduta libera, fondando la sua politica sull'idea che "la società non esiste. Ci sono solo individui, uomini e donne, e ci sono famiglie". Ci riesce con una ricetta fatta di rigore, liberismo e conservatorismo, che prenderà il suo nome: il Thatcherismo, basato principalmente sulla riduzione della crescita del debito pubblico, delle tasse sul lavoro e sui redditi di capitale. Di pari passo, la dottrina della Thatcher - tutt'oggi giudicata controversa - punta sulle liberalizzazioni, sulla concorrenza, sulle privatizzazioni, e sulla riduzione del potere dei sindacati (Trade Unions). Il Paese impiegherà circa 10 anni a uscire dal pantano, dopo un'iniziale recessione. Ma tutto ha un costo. Il nuovo Regno Unito forgiato dalla premier vede ridotto lo spazio riservato all'industria manifatturiera britannica, l'economia vira verso il settore dei servizi, la finanza fa sentire il suo peso. Ma soprattutto viene smantellato parte del sistema del welfare, mentre le disuguaglianze tra ricchi e poveri aumentano vertiginosamente a causa di un nuovo sfrenato capitalismo. La Thatcher si mostra inoltre anti-europeista convinta, spingendo il Regno Unito verso un ancor maggiore isolazionismo. È passata alla storia la frase pronunciata nel 1984 nel corso dei negoziati sul bilancio europeo: "I want my money back" (Rivoglio i miei soldi indietro), con cui la Lady di ferro ottenne il cosiddetto "sconto britannico", ossia un ristorno dei contributi a favore delle casse inglesi.
La sua politica la spinge anche a combattere, nell’aprile del 1982, contro gli argentini, quando un distaccamento militare argentino atterra sulle isole Falkland, sgominando facilmente la simbolica presenza dei 16 Royal Marines, incaricati di difendere uno dei relitti dell’impero coloniale del regno. Una guerra mai-dichiarata, che durò 72 giorni e causò circa 1000 morti (236 inglesi e 655 argentini). Rinfrancata dal successo della sua politica sulle isole Falkland nel 1982, conduce i conservatori a una grande vittoria alle elezioni del giugno 1983. Nell'ottobre del 1984 sfugge a un attentato degli estremisti repubblicani irlandesi al Grand Hotel di Brighton, durante un congresso del partito. Nuovamente vittoriosa nel giugno del 1987, diventa il primo premier britannico nel ventesimo secolo ad ottenere tre mandati consecutivi.
La "Lady di ferro", così soprannominata per il suo polso fermo e per la decisione con cui ha portato aventi le sue riforme, ha volontariamente lasciato Downing Street, dimettendosi, nel novembre 1990, in piena crisi del Golfo, soprattutto a causa di alcuni contrasti sorti nel partito sulla sua politica fiscale e sul suo euroscetticismo.
È morta nel 2013, a 87 anni, a Londra, in una suite dell'Hotel Ritz, non lontano da Buckingham Palace. Resta uno dei politici più importanti della storia britannica. Il fatto che sia una donna, è solo un dettaglio: "Essere potenti è come essere una signora. Se hai bisogno di dimostrarlo vuol dire che non lo sei" è solo una delle sue frasi più famose.
Margaret Hilda Roberts Thatcher, nasce il 13 ottobre del 1925, figlia di un droghiere che si era faticosamente conquistato il suo posto ad Oxford. Si laurea a Oxford in chimica. Dal 1947 al 1951 lavora come chimico nella ricerca, ma nel 1953, avendo anche studiato come avvocato, diventa fiscalista. Dotata di grinta e fiuto, scende in politica nelle file della destra inglese, entra nel Partito Conservatore e viene eletta alla camera dei comuni nel 1959 ricoprendo, fra l'altro, il ruolo di ministro dell'istruzione e delle scienze nel governo Heath per quattro anni, dal 1970 al 1974.
Dopo la sconfitta dei conservatori nelle elezioni del 1974, sfida Heath per la leadership del suo partito e la conquista nel 1975. Quattro anni dopo conduce il partito alla vittoria, promettendo di fermare il declino economico britannico e di ridurre ruolo dello Stato. È il 4 maggio 1979 quando inizia il suo mandato di Primo Ministro.
Quello che eredita dal laburista James Callaghan è un Paese in declino sotto ogni punto di vista: socio-economico e politico. L'inflazione è al 18%, la produttività in calo, i prezzi dell'energia e delle materie prime alle stelle, la conflittualità sociale alta, ci sono continui scioperi. Nelle fabbriche il clima è tesissimo a causa del continuo e aspro scontro tra operai e imprenditori. I servizi pubblici sono inefficienti e ovunque si respira aria di decadimento.
Il Thatcherismo
La Thatcher si ripropone di invertire la rotta di un Paese in caduta libera, fondando la sua politica sull'idea che "la società non esiste. Ci sono solo individui, uomini e donne, e ci sono famiglie". Ci riesce con una ricetta fatta di rigore, liberismo e conservatorismo, che prenderà il suo nome: il Thatcherismo, basato principalmente sulla riduzione della crescita del debito pubblico, delle tasse sul lavoro e sui redditi di capitale. Di pari passo, la dottrina della Thatcher - tutt'oggi giudicata controversa - punta sulle liberalizzazioni, sulla concorrenza, sulle privatizzazioni, e sulla riduzione del potere dei sindacati (Trade Unions). Il Paese impiegherà circa 10 anni a uscire dal pantano, dopo un'iniziale recessione. Ma tutto ha un costo. Il nuovo Regno Unito forgiato dalla premier vede ridotto lo spazio riservato all'industria manifatturiera britannica, l'economia vira verso il settore dei servizi, la finanza fa sentire il suo peso. Ma soprattutto viene smantellato parte del sistema del welfare, mentre le disuguaglianze tra ricchi e poveri aumentano vertiginosamente a causa di un nuovo sfrenato capitalismo. La Thatcher si mostra inoltre anti-europeista convinta, spingendo il Regno Unito verso un ancor maggiore isolazionismo. È passata alla storia la frase pronunciata nel 1984 nel corso dei negoziati sul bilancio europeo: "I want my money back" (Rivoglio i miei soldi indietro), con cui la Lady di ferro ottenne il cosiddetto "sconto britannico", ossia un ristorno dei contributi a favore delle casse inglesi.
La sua politica la spinge anche a combattere, nell’aprile del 1982, contro gli argentini, quando un distaccamento militare argentino atterra sulle isole Falkland, sgominando facilmente la simbolica presenza dei 16 Royal Marines, incaricati di difendere uno dei relitti dell’impero coloniale del regno. Una guerra mai-dichiarata, che durò 72 giorni e causò circa 1000 morti (236 inglesi e 655 argentini). Rinfrancata dal successo della sua politica sulle isole Falkland nel 1982, conduce i conservatori a una grande vittoria alle elezioni del giugno 1983. Nell'ottobre del 1984 sfugge a un attentato degli estremisti repubblicani irlandesi al Grand Hotel di Brighton, durante un congresso del partito. Nuovamente vittoriosa nel giugno del 1987, diventa il primo premier britannico nel ventesimo secolo ad ottenere tre mandati consecutivi.
La "Lady di ferro", così soprannominata per il suo polso fermo e per la decisione con cui ha portato aventi le sue riforme, ha volontariamente lasciato Downing Street, dimettendosi, nel novembre 1990, in piena crisi del Golfo, soprattutto a causa di alcuni contrasti sorti nel partito sulla sua politica fiscale e sul suo euroscetticismo.
È morta nel 2013, a 87 anni, a Londra, in una suite dell'Hotel Ritz, non lontano da Buckingham Palace. Resta uno dei politici più importanti della storia britannica. Il fatto che sia una donna, è solo un dettaglio: "Essere potenti è come essere una signora. Se hai bisogno di dimostrarlo vuol dire che non lo sei" è solo una delle sue frasi più famose.