"La vita è uguale a una scatola di cioccolatini...", 25 anni fa usciva Forrest Gump
Il film con Tom Hanks fu premiato con sei Oscar
"Mamma diceva sempre: la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita". La celebre frase pronunciata da Forrest Gump è stata inserita dall'American Film Institute al 40esimo posto della classifica delle 100 migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi. È solo una delle tante entrate nella memoria collettiva tratte dalla pellicola di Zemeckis uscita 25 anni fa, nel 1994, e premiata con 6 Oscar tra cui miglior film e miglior attore protagonista a Tom Hanks. L'altra di pari fama è "Corri Forrest, corri!", leit motiv della vita di un bambino che correndo diventa adulto (addirittura una stella del football e del ping pong) superando le difficoltà e i problemi fisici e mentali che si porta dietro dalla nascita e ricevendo in cambio non poche sorprese.
Tutto ha inizio alla fermata dell'autobus di Savannah: Forrest Gump, seduto sulla ormai iconica panchina, racconta la sua storia che è quella d'America, dalla guerra del Vietnam allo scandalo Watergate, dalla segregazione razziale al movimento Black Panther e dei personaggi che quella storia l'hanno fatta. Ci sono Elvis Presley e John Lennon (cui Forrest dà persino l'idea per scrivere Imagine), ci sono Kennedy e Nixon. Le tecniche CGI usate nel film hanno permesso che il personaggio di Forrest incontrasse fisicamente personaggi che nel 1994 erano già morti e perfino che stringesse loro la mano. Tra l'altro le scene di corsa sono state interpretate dal fratello di Tom Hanks, Jim, la sua controfigura, e anche le partite di ping pong sono tutte ricostruite in CGI: non c'erano nemmeno le palline!
Erano gli anni Novanta e questa fu un'innovazione nel campo degli effetti visivi che contribuì al successo del film che occupa la 76esima posizione nella classifica dei migliori cento film statunitensi redatta dall’American Film Institute.
E pensare che il ruolo del protagonista fu rifiutato da John Travolta, Bill Murray e Chevy Chase così come Demi Moore e Nicole Kidman rifiutarono la parte di Jenny, la ragazza di cui Forrest è innamorato, che poi venne assegnata a Robin Wright Penn.
Una curiosità: Hanks ha modellato la parlata di Forrest su quella di Michael Conner Humphreys, che dava corpo al personaggio da piccolo e che parlava proprio così in quanto originario del Mississippi. Malgrado il successo del film, non ha proseguito la carriera a Hollywood, anche se quella sua performance lo ha legato per sempre al personaggio di Forrest Gump. Così si è prima laureato in relazioni internazionali, poi si è unito all'esercito statunitense nel 2005, prendendo parte per 18 mesi alla missione in Iraq come soldato di fanteria dove è stato soprannominato Gump. Adesso, a 25 anni dall'uscita del film, Humphreys ha detto che secondo lui il film non godrebbe della stessa critica oggi: "Penso che l'innocenza del personaggio principale potrebbe non funzionare nel mondo moderno. C'è tanta polarizzazione e rabbia per gli eventi mondiali di oggi".
Tutto ha inizio alla fermata dell'autobus di Savannah: Forrest Gump, seduto sulla ormai iconica panchina, racconta la sua storia che è quella d'America, dalla guerra del Vietnam allo scandalo Watergate, dalla segregazione razziale al movimento Black Panther e dei personaggi che quella storia l'hanno fatta. Ci sono Elvis Presley e John Lennon (cui Forrest dà persino l'idea per scrivere Imagine), ci sono Kennedy e Nixon. Le tecniche CGI usate nel film hanno permesso che il personaggio di Forrest incontrasse fisicamente personaggi che nel 1994 erano già morti e perfino che stringesse loro la mano. Tra l'altro le scene di corsa sono state interpretate dal fratello di Tom Hanks, Jim, la sua controfigura, e anche le partite di ping pong sono tutte ricostruite in CGI: non c'erano nemmeno le palline!
Erano gli anni Novanta e questa fu un'innovazione nel campo degli effetti visivi che contribuì al successo del film che occupa la 76esima posizione nella classifica dei migliori cento film statunitensi redatta dall’American Film Institute.
E pensare che il ruolo del protagonista fu rifiutato da John Travolta, Bill Murray e Chevy Chase così come Demi Moore e Nicole Kidman rifiutarono la parte di Jenny, la ragazza di cui Forrest è innamorato, che poi venne assegnata a Robin Wright Penn.
Una curiosità: Hanks ha modellato la parlata di Forrest su quella di Michael Conner Humphreys, che dava corpo al personaggio da piccolo e che parlava proprio così in quanto originario del Mississippi. Malgrado il successo del film, non ha proseguito la carriera a Hollywood, anche se quella sua performance lo ha legato per sempre al personaggio di Forrest Gump. Così si è prima laureato in relazioni internazionali, poi si è unito all'esercito statunitense nel 2005, prendendo parte per 18 mesi alla missione in Iraq come soldato di fanteria dove è stato soprannominato Gump. Adesso, a 25 anni dall'uscita del film, Humphreys ha detto che secondo lui il film non godrebbe della stessa critica oggi: "Penso che l'innocenza del personaggio principale potrebbe non funzionare nel mondo moderno. C'è tanta polarizzazione e rabbia per gli eventi mondiali di oggi".