Afghanistan, almeno 6 morti in un attacco kamikaze a Kabul
Un attentato suicida compiuto a Kabul ha ucciso oggi almeno sei persone e ferito altre 16 persone nella parte occidentale della città
È il secondo attacco in due giorni che sconquassa la capitale afghana: un'autobomba ha colpito un convoglio americano esplodendo venerdì mattina in uno dei quartieri orientali della capitale. L'attentatore suicida ha colpito mentre un convoglio americano stava attraversando il quartiere orientale di Kabul, Yakatot, dove le forze statunitensi e quelle della Nato mantengono una loro presenza. Nella stessa zona sono presenti anche strutture gestite dalle Forze di sicurezza nazionali afghane. Testimoni hanno detto che l'esplosione è stata potente e ha mandato in frantumi le finestre nei edifici circostanti. In quel momento non c'era traffico lungo la strada in quanto l'attentato si è verificato nel giorno di riposo settimanale.
In un comunicato diffuso sul web il portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, afferma che nell'attacco messo a segno da un attentatore suicida al volante dell'autobomba sono stati distrutti due mezzi delle "forze di occupazione".
Giovedì sei persone sono state uccise da un attentatore suicida che si è fatto esplodere fuori da un'accademia e centro di addestramento militare afghano, sempre nella stessa zona ma a diversi chilometri di distanza dal punto colpito oggi. L'attentatore sarebbe stato affiliato all'Isis. Il ministero dell'Interno ha fatto sapere ieri che un soldato aveva notato una persona sospetta, e mentre gli si avvicinava dando l'allarme l'uomo si è fatto esplodere. L'azione del soldato ha probabilmente salvato delle vite. Le forze di sicurezza in Afghanistan subiscono attacchi quotidiani. Per quanto il ministero della Difesa non rilasci più cifre sul numero delle vittime tra le sue truppe, si stima che almeno 50 militari muoiano ogni giorno in Afghanistan.
I talebani hanno dunque rivendicato l'attacco con autobomba messo a segno stamani a Kabul, all'indomani dell'attentato firmato dalla cellula locale dell'Isis, un attacco che viene dopo i colloqui di Mosca sul futuro dell'Afghanistan e dopo mesi di contatti tra il movimento fondato dal mullah Omar e gli Usa.
Gli attentati messi a segno dai talebani sono tuttavia continuati senza sosta, nonostante i colloqui di pace con il Stati Uniti e la nuova tornata di colloqui con i notabili afghani che si è tenuta questa settimana a Mosca. A seguito di questi colloqui, Suhail Shaheen, portavoce dell'ufficio politico dei talebani a Doha, ha dichiarato, senza entrare nei dettagli, che su alcune questioni è stato fatto un "progresso spettacolare." I talebani hanno respinto le ripetute richieste di un cessate il fuoco, dicendo che i combattimenti continueranno fino a quando le truppe statunitensi e Nato non si ritireranno dall'Afghanistan e continuano a rifiutare il dialogo diretto con il governo afghano, che considerano un fantoccio a servizio degli Stati Uniti. Tuttavia diverse personalità governative di alto livello, inclusi membri del consiglio per la pace di Kabul hanno partecipato agli incontri di Mosca.