Afroamericano soffocato a Minneapolis, la protesta degenera in rivolta. Assalto al commissariato
Otto minuti con il ginocchio sul collo: George Floyd implora gli agenti che lo hanno fermato: "Lasciatemi, non riesco a respirare". La sua morte scatena una reazione inaspettata: è rivolta a Minneapolis (Stato del Minnesota, Usa). Tre giorni di violenze, saccheggi: ultimo atto è l'assalto al commissariato. L'appello dell'Onu: "USA fermino omicidi di afroamericani" si unisce alle condanne di alcune star. A cominciare dall'attore di 'Star Wars', John Boyega: "Il razzismo dei bianchi contro i neri ha rovinato il mondo". Trump: "Quando inizia il saccheggio si comincia a sparare"
E così dopo una prima notte esagitata, c'è stata una seconda notte di violenze. E poi una terza più cruenta delle prime due. Le proteste sono diventate rivolte, e la polizia in assetto antisommossa con i gas lacrimogeni e proiettili in gomma, come era già successo nelle 48 ore precedenti, ha dovuto cedere all'avanzata dei manifestanti. Il commissariato difeso da una barriera e dai poliziotti è stato assaltato e "conquistato". Sono eloquenti le immagini. Nel frattempo tanti negozi sono stati saccheggiati e dati alle fiamme. Rubati televisori, capi d'abbigliamento e generi alimentari. In una escalation di violenza senza fine, durante la seconda giornata di proteste, un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco davanti al banco dei pegni dal proprietario del negozio. Tanti i feriti.
L'appello dell'Onu: "USA fermino omicidi di afroamericani"
Gli Stati Uniti devono agire per fermare gli "omicidi" di afroamericani da parte della polizia. È la richiesta dell'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. All'appello hanno risposto anche diverse star. "Per l'ennesima volta, un uomo di colore è stato ucciso a sangue freddo per strada negli States, mentre diceva di non riuscire a respirare", commenta l'attore John Boyega. George Floyd era tenuto in custodia dalla polizia, prima di morire soffocato in ospedale. Beyonce, Ariana Grande, Justin Bieber e Cardi B, a modo loro, hanno reso omaggio al 46enne ucciso e hanno chiesto giustizia e la condanna per Derek Chauvin, principale agente indiziato e protagonista del video, in turno con il collega Tou Thao.
C'è un video che li inchioda e mostra il momento dell'arresto di Floyd, che non reagisce e collabora pienamente con i poliziotti.
#PoliceBrutality #JusticeForFloyd
— °• Ronda (@40_Ronda) May 27, 2020
New video from a restaurant's security footage shows what appears to be the start of the confrontations between Minnesota police & George Floyd, who is in handcuffs and not resisting arrest, as previously stated by the officers involved! pic.twitter.com/lNe5UhLon5
La morte dell'afroamericano ha oltrepassato i confini dello Stato innescando delle proteste nel resto degli Usa. A Los Angeles nei giorni scorsi diverse centinaia di persone, tutte rispettose delle regole del lockdown con tanto di mascherine -richiamandosi al movimento 'black lives matter' -, hanno bloccato il cavalcavia della superstrada 101, in piena 'downtown', dopo una marcia da davanti al municipio, e hanno rotto i vetri di diverse auto della polizia nei conseguenti tafferugli.
Black Lives Matter protesters smash the windows of two California Highway Patrol cruisers on the northbound Hollywood (101) Freeway in downtown Los Angeles https://t.co/SUQFIhetFn pic.twitter.com/ILvgUGUHOa
— National Police Association (@NatPoliceAssoc) May 28, 2020
A New York 40 persone sono state arrestate nell'ambito degli scontri tra manifestanti e polizia. A quanto riferiscono i media statunitensi, gli agenti newyorkesi accusano i manifestanti fermati di "possesso illegale di armi". Uno di loro aveva un coltello mentre altri avrebbero picchiato un agente. Un'altra manifestazione del movimento nato sotto lo slogan #JusticeforGeorgeFloyd è attesa nel pomeriggio a Foley Square alle 16 ore locali (le 22 in Italia).