Amazon e Blue Origin costruiranno una capsula per consegne a futuri insediamenti umani sulla Luna
Dopo oltre 40 anni dalle missioni Apollo sembra che la Luna sia tornata di moda.
Dopo oltre 40 anni dalle missioni Apollo sembra che la Luna sia tornata di moda. Poche settimane fa la Nasa ha annunciato l'intenzione di inviare una missione umana nell'orbita lunare entro il 2019. Pochi giorni dopo SpaceX ha svelato il progetto di inviare due privati cittadini verso la Luna e ritorno nel 2018. E ora il fondatore e CEO di Amazon Jeff Bezos, con la sua società privata Blue Origin, pianifica la costruzione di una capsula-cargo da utilizzare sulla rotta Terra-Luna per la spedizione di rifornimenti destinati ai futuri insediamenti umani sulla Luna.
Sebbene non siano noti molti dettagli, da un'esclusiva del Washington Post (sempre di proprietà di Bezos) emerge l'ipotesi di far atterrare un veicolo chiamato "Blue Moon" vicino al cratere Shackleton, il cui bordo è quasi permanentemente esposto alla luce solare (ottimo per i pannelli) e il suo fondo potrebbe contenere ghiaccio (utile per supportare la presenza dell'uomo e per ottenere altro carburante separando l'idrogeno dall'ossigeno).
Secondo le stime della Blue Origin la capsula potrebbe essere realizzata entro il 2020 e dovrebbe supportare diversi tipi di lanciatori, incluso l'SLS della Nasa, l'Atlas V e il razzo New Glenn, attualmente in fase di sviluppo dalla stessa Blue Origin.
Naturalmente il progetto è legato alla realizzazione di un insediamento umano sulla Luna. E mentre l'amministrazione Trump sembra interessata alla ripresa di un programma lunare, la Nasa e altre compagnie sono al lavoro su soluzioni abitative resistenti alle radiazioni per proteggere gli astronauti fuori dall'atmosfera terrestre.
"Per l'America è tempo di tornare sulla Luna - ha risposto Bezos al Post - questa volta per restare".
Sebbene non siano noti molti dettagli, da un'esclusiva del Washington Post (sempre di proprietà di Bezos) emerge l'ipotesi di far atterrare un veicolo chiamato "Blue Moon" vicino al cratere Shackleton, il cui bordo è quasi permanentemente esposto alla luce solare (ottimo per i pannelli) e il suo fondo potrebbe contenere ghiaccio (utile per supportare la presenza dell'uomo e per ottenere altro carburante separando l'idrogeno dall'ossigeno).
Secondo le stime della Blue Origin la capsula potrebbe essere realizzata entro il 2020 e dovrebbe supportare diversi tipi di lanciatori, incluso l'SLS della Nasa, l'Atlas V e il razzo New Glenn, attualmente in fase di sviluppo dalla stessa Blue Origin.
Naturalmente il progetto è legato alla realizzazione di un insediamento umano sulla Luna. E mentre l'amministrazione Trump sembra interessata alla ripresa di un programma lunare, la Nasa e altre compagnie sono al lavoro su soluzioni abitative resistenti alle radiazioni per proteggere gli astronauti fuori dall'atmosfera terrestre.
"Per l'America è tempo di tornare sulla Luna - ha risposto Bezos al Post - questa volta per restare".