La messinese Nadia Terranova, già apprezzata autrice di libri per ragazzi e adesso figura emergente nel mondo della narrativa tout court, si racconta durante la rassegna "Libri Come" a Roma: "Ho scritto un libro sugli anni Settanta perché volevo capire da dove viene la mia generazione. La storia di Giovanni e Aurora appartiene a quegli anni. Entrambi, in modo diverso, partendo da grandi ideali e passioni, si rifugiano presto nella disillusione privata e politica. I nostri potrebbero essere descritti come 'anni al contrario'? "Riesco a vedere più che altro una grande palude, un immobilismo, quindi li definirei piuttosto gli anni statici". L'intervista di Carlotta Macerollo.