Italia

Strage del Rapido 904: "Non fu soltanto la mafia", così la Corte d'Assise assolve Totò Riina

"Non può escludersi" che nella decisione, organizzazione ed esecuzione della strage del Rapido 904, oltre a quelli della mafia "abbia trovato coagulo un coacervo di interessi convergenti di diversa natura". Lo scrive la Corte d'assise di Firenze, assolvendo Totò Riina dall'accusa di essere il mandante dell'attentato dinamitardo del 23 dicembre 1984, quando sul Rapido 904 partito da Napoli e diretto a Milano, persero la vita 16 persone. Dei pentiti ascoltati, scrivono i giudici, "nessuno ha avuto conoscenza" che la strage fosse riconducibile "a un mandato, istigazione o consenso di Riina".