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Attentato al Cairo, freelance Accorsi: "In Egitto in azione molte sigle, alcune vicine a Isis"

Una bomba è esplosa contro il Consolato Italiano al Cairo. "Un forte boato si è sentito in tutto il centro della città" racconta il giornalista freelance Alessandro Accorsi che è arrivato sul posto subito dopo la deflagrazione. Insieme a tre colleghi è stato fermato dalla polizia egiziana e rilasciato solo successivamente. 

"Inizialmente ho pensato che potesse trattarsi di un attentato alla Corte suprema che ne aveva subiti altri qualche mese fa. Poi invece la conferma che si trattava del consolato italiano". La dinamica non è ancora chiara anche perché le telecamere di sorveglianza della struttura sono state danneggiate e quindi non è stato possibile visionare i video.

L'attentato non è stato rivendicato. "In Egitto ultimamente sono in azione diverse sigle di matrice islamica, di dimensioni piccole e grandi. Alcune di queste hanno giurato fedeltà allo sedicente Stato Islamico. Ansar Bait al-Maqdis in azione nel Sinai è una di queste ed è anche una delle poche ad avere la capacità per organizzare un attentato del genere. Il governo ha invece chiamato in causa i fratelli musulmani, che per ora stanno tenendo una strategia pacifica e non violenta".