Italia

La morte di Anatolij: il papà ucraino reagisce a una rapina e viene freddato davanti alla figlia

Ucciso per aver tentato di sventare una rapina al supermercato nei pressi
di casa, dove aveva da poco fatto la spesa con la figlioletta di quasi due anni. E' questo il tragico destino di Anatolij Korov, un 38enne di origini ucraine, residente a Castello di Cisterna, nel Napoletano, che in serata si è recato nel supermercato
Piccolo di via Selva, a poche centinaia di metri dalla propria abitazione, in ompagnia della più piccola dei tre figli, e che è morto per aver tentato di sventare una rapina nel punto vendita. 
L'uomo, che usciva dal supermarket, ha notato i criminali giunti a bordo di una moto nera, e non ha esitato a lasciare la piccola ed il carrello per tornare indietro e cercare di bloccare i malviventi. Korov si è avventato su uno dei due rapinatori, armato di pistola, che stava minacciando la cassiera intimandole di consegnare l'incasso. Ne è nata una colluttazione durante la quale i malviventi hanno esploso alcuni colpi di
pistola, ferendo l'ucraino al petto e ad una gamba. Korov, rimasto, senza vita, in una pozza di sangue davanti alle casse. Inutili i tentativi di aiutare l'uomo da parte del
personale e di alcuni clienti del supermercato, i quali si sono resi quasi subito conto che per il 38enne non c'era più nulla da fare,