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Mais rosso e patate blu: il mondo vegetale "colorato strano" per Expo

Lo scrigno dei semi perduti con varietà a rischio di estinzione da seminare nel proprio orto per contribuire alla salvaguardia della biodiversità è stato presentato ad Expo in occasione della giornata mondiale della biodiversità che l’Italia festeggia con 1200 vitigni autoctoni contro i 222 che dei cugini francesi, ma anche con 533 varietà di olive contro le 70 spagnole, grazie al lavoro quotidiano degli agricoltori. L’iniziativa è della Coldiretti nel proprio padiglione “No farmers No party”. Tra le curiose varietà recuperate dagli “agricoltori - custodi” ci sono le patate blu del Trentino quelle dalla buccia rossa dell’Umbria o quelle viola, scoperte nel Parco Nazionale del Gran Sasso. C’è anche il pomodorino zebrato che non è solo bello da vedere, ma anche buono per il palato e per la salute perchè contiene più licopene e il pomodoro giallo che ha il colore di quello originale scoperto nelle Americhe e apparso in Europa alla fine del ’500. Il mais di colore rosso coltivato in Trentino, ma anche antiche tradizioni casearie che hanno permesso la sopravvivenza degli animali da allevamento come il formaggio marcetto teramano o la ricotta Asquanta ottenute da latte di pecora mentre il puzzone di Moena è prodotto soprattutto dalla vacche della Val di Fassa. Un’azione di recupero importante si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione. Si stima che almeno 200 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 100 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di mercati e delle Botteghe degli agricoltori di Campagna Amica.