Mondo

Aylan e le foto simbolo che hanno cambiato nostra percezione del mondo (e spesso anche la storia)

Una fotografia può cambiare la percezione dell'opinione pubblica su ciò che accade nel mondo, l'ultima, in ordine di tempo, è quella del piccolo Aylan di tre anni, morto annegato in Turchia mentre cercava di entrare in Europa con la sua famiglia. Dal bimbo siriano a quello ebreo che nel ghetto di Varsavia, nel 1943, alzò le mani a mo' di resa, così come fece la piccola Hudea in Siria davanti al fotografo, scambiandolo per un militare.

Nelle immagini che abbiamo scelto, compare il soldato dell’esercito repubblicano colpito a morte, da un proiettile sparato dai franchisti, e la piccola Kim Phuc, completamente nuda, che fugge da un villaggio durante la Guerra del Vietnam. È il 1972. Gli anni passano e la storia a volte si ripete, ed è un ritratto, quello della bambina afgana dagli occhi verdi, a farci riscoprire il dramma delle conseguenze dei conflitti. Nel 1989, è il coraggio di Wang Weilin, lo studente che fermò i carri armati in piazza Tienanmen, a finire immortalato su pellicola. Nel 2001, le immagini sono televisive, ma hanno un impatto devastante sulle nostre vite, perché accade qualcosa che nessuno avrebbe mai pensato. Quando due aerei dirottati da terroristi si schiantano contro le Torri Gemelle del World Trade Center di New York, si scopre che tutto è possibile.