Italia

Caso Moro e pista nera nell’omicidio di Piersanti Mattarella

Il 6 gennaio del 1980 l'ex presidente della Regione Siciliana, Piersanti Mattarella, viene ucciso a Palermo mentre si recava a messa con la famiglia. A volere la sua morte, non solo Cosa Nostra, ma anche poteri occulti, fuori dalla Sicilia, che temevano l'apertura del politico della Democrazia cristiana verso il partito comunista. In questo contesto si inserirebbe anche il ruolo di due estremisti di destra, indicati come esecutori materiali, poi assolti al processo. Uno è Valerio Fioravanti, al quale il procuratore Roberto Tartaglia, oggi consulente della commissione parlamentare antimafia, rivolge un invito a collaborare. L'intervista è di Angela Caponnetto