"Utilizzatori finali" è l'ultima inchiesta, in questo caso sotto forma di libro, di Riccardo Iacona. Si parla di baby squillo, di sesso usato come merce di scambio tra minorenni, ma soprattutto si accendono i riflettori su que due milioni e mezzo circa di "uomini da bordello", su chi sono, su cosa vogliono, su qual è lo scambio simbolico che avviene con le prostitute. Tutto questo in un Paese come l'Italia che ha lasciato l'insegnamento del sesso all'agenzia del porno e all'industria della prostituzione. Giornalismo d'inchiesta? "Ha fatto dei grandi passi indietro, perchè è scomodo, perché delinea una figura autonoma di giornalista rispetto all'agenda dei partiti", un oggettivo "limite" alla democrazia. L'intervista di Roberta Rizzo