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Indonesia, L'odissea dei migranti: mesi in mare su barche fantasma (foto)

Ci sono molte donne e bambini tra le centinaia di migranti soccorsi dai pescatori indonesiani nel mare di Aceh, in Indonesia. Molti di loro sono profughi Rohingya in mare da mesi su vecchi barconi abbandonati dagli scafisti, in fuga da fame e violenze. Sui loro corpi i segni della denutrizione e della miseria. Arrivano da Bangladesh e Myanmar. Sulla loro pelle si è giocato un tragico ping pong tra Thailandia, Malesia e Indonesia che ha provocato la rabbia della comunità internazione respingendo le carrette del mare sovraccariche di persone. Adesso Kuala Lumpur e Giacarta hanno annunciato che accoglieranno le navi a patto che i profughi possano essere ricollocati o rimpatriati entro un anno.
Le stime sul numero di Rohingya e dei bengalesi tuttora nel Mar delle Andamane vanno da 6mila a 20mila. Papa Francesco nell'omelia della messa a Santa Marta aveva esortato a intervenire il prima possibile: "Pensiamo a quei poveri Rohingya del Myanmar. Al momento di lasciare la loro terra per fuggire dalle persecuzioni non sapevano cosa sarebbe accaduto loro. E da mesi sono in barca, lì... Arrivano in una
città, dove danno loro acqua, cibo, e poi dicono: 'andatevene via'".