Cultura

24 maggio 1915, l’Italia entra in guerra. La notizia nei giornali dell’epoca

"Verso un nuovo macello di popoli": titolava così l'Avanti! il 24 maggio 1915, annunciando l'entrata in guerra dell'Italia. "Il dado è tratto, bisogna vincere" era, su posizioni opposte, il titolo di prima pagina del Popolo d'Italia, fondato e diretto da Benito Mussolini. I socialisti erano infatti divisi al loro interno: da una parte i neutralisti del Psi, che avevano come riferimento l'Avanti, dall'altra l'ala riformista di Leonida Bissolati, Pietro Nenni, a favore della caduta dell'Impero Austro-ungarico per liberare le regioni irredente, e il sindacalismo rivoluzionario di Mussolini. Su posizioni neutraliste anche i cattolici e i giolittiani, a favore dell'intervento invece nazionalisti e liberali.
Rivediamo questa puntata di Rai Storia, in cui Nenni ricorda le ragioni alla base delle scelte di campo dei socialisti:
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