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​Afroamericano soffocato a Minneapolis, la protesta degenera in rivolta. Assalto al commissariato

Otto minuti con il ginocchio sul collo: George Floyd implora gli agenti che lo hanno fermato: "Lasciatemi, non riesco a respirare". La sua morte scatena una reazione inaspettata: è rivolta a Minneapolis (Stato del Minnesota, Usa). Tre giorni di violenze, saccheggi: ultimo atto è l'assalto al commissariato. L'appello dell'Onu: "USA fermino omicidi di afroamericani" si unisce alle condanne di alcune star. A cominciare dall'attore di 'Star Wars', John Boyega: "Il razzismo dei bianchi contro i neri ha rovinato il mondo". Trump: "Quando inizia il saccheggio si comincia a sparare"