Campagna di Greenpeace per la tutela della Grande barriera corallina
La Grande Barriera Corallina, secondo Greenpeace, sarebbe minacciata dal progetto di espansione del porto carbonifero di Abbot Point. I cambiamenti climatici – per Greenpeace - sono già oggi il peggior nemico di questo ambiente marino. Uragani e tempeste sempre più devastanti, sbiancamento dei coralli e acidificazione degli oceani sono processi causati dal riscaldamento globale che potrebbero distruggere la restante parte dei coralli ancora in salute. Ad essere in grave sofferenza, oltre ai coralli, sono anche le estese praterie di piante marine. Secondo Greenpeace, il Reef 2050 Plan presentato dal governo australiano è una roadmap verso la totale distruzione della Grande Barriera Corallina, piuttosto che un piano per la tutela di un patrimonio dell’umanità, come chiesto dall’Unesco.