Conte: lo spread? Non governiamo mercati, ci presentiamo con le carte in regola
Il premier: l'allarme della Corte dei Conti sulle sanatorie fiscali, in questo momento, è ingiustificato
"Non ha senso adesso dire emergenza o non emergenza, dobbiamo continuare a lavorare in modo serio, il governo può fare questo perché il governo non governa i mercati e la loro reazione. Può solo presentarsi con le carte in regola, con una manova seria e responsabile e comunicarla. Questo in questo momento spetta a me e agli altri ministri". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Firenze, al termine della vista all'Accademia della Crusca.
"Lo spread a 315 non mi fa affatto piacere, ovvio. Confido che quando si leggeranno la nostra manovra ci possa essere maggiore tranquillità da parte degli investitori, quindi un segnale positivo da parte dai mercati. Confido che con questa manovra chi investirà in Italia ne trarrà tanti guadagni, sarà molto conveniente investire in Italia", ha aggiunto il presidente del Consiglio.
Allarme Corte dei Conti sulle sanatorie fiscali è ingiustificato
"Posso capire che ci possa essere un allarme ma siccome nessuno ha ancora visto come abbiamo scritto quelle che chiamano le sanatorie fiscali, l'allarme, in questo momento, è ingiustificato", ha poi detto Conte parlando con i giornalisti in merito alla valutazione espressa dalla Corte dei Conti.
"Lo spread a 315 non mi fa affatto piacere, ovvio. Confido che quando si leggeranno la nostra manovra ci possa essere maggiore tranquillità da parte degli investitori, quindi un segnale positivo da parte dai mercati. Confido che con questa manovra chi investirà in Italia ne trarrà tanti guadagni, sarà molto conveniente investire in Italia", ha aggiunto il presidente del Consiglio.
Allarme Corte dei Conti sulle sanatorie fiscali è ingiustificato
"Posso capire che ci possa essere un allarme ma siccome nessuno ha ancora visto come abbiamo scritto quelle che chiamano le sanatorie fiscali, l'allarme, in questo momento, è ingiustificato", ha poi detto Conte parlando con i giornalisti in merito alla valutazione espressa dalla Corte dei Conti.