Nord Corea: Kim Jong-un torna in pubblico
Il dittatore nordcoreano sarebbe tornato in pubblico, secondo fonti di Pyongyang. Ieri Il capo dell'intelligence di Taiwan aveva sostenuto che Kim fosse malato e che sarebbe in corso una lotta intestina al regime.
Dopo quasi tre settimane di speculazione sulle sue condizioni di salute, il leader nordcoreano, Kim Jong Un, è riapparso in pubblico. Secondo quanto riferito dalla Kcna, l'agenzia ufficiale del regime, Kim ha tagliato il nastro all'inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti, in compagnia della sorella, Kim Yo-kong. È la prima volta che i media di stato riferiscono di una apparizione in pubblico del dittatore, che mancava dalle scene dall'11 aprile, quando aveva presieduto una riunione del politburo del Partito dei Lavoratori l'11, mentre il giorno seguente i media ufficiali diffusero la notizia di una ispezione del leader ad aerei da combattimento in un'unità di difesa aerea. Secondo quanto riferito dall'agenzia sudcoreana Yonhap, che cita i media nordcoreani, la cerimonia a cui ha partecipato Kim si è svolta in un impianto di fertilizzazione a Sunchon, nella provincia del Phyongan meridionale.
Ieri i servizi di un'intelligence di Taiwan avevano ripreso la notizia di una presunta malattia di Kim Jong-un. Ad affermarlo senza mezzi termini è stato Chiu Kuo-cheng, il direttore del National Security Bureau (Nsb), nel corso di un'audizione parlamentare. Alla richiesta di chiarimenti in merito, Chiu ha dichiarato che Kim "è malato", ma ha evitato di aggiungere altri dettagli. Anzi, secondo l'agenzia statale Cna, alla domanda se il dittatore sia ancora vivo o meno, il capo dell'Nsb ha sorriso senza rispondere. Incalzato ancora, Chiu ha affermato anche che esistono piani d'emergenza nel caso si dovesse creare un vuoto di potere in Corea del Nord. Il capo degli 007 di Taiwan non ha escluso lotte intestine, indipendentemente da quanto turbolento possa essere lo scenario politico, mentre sulla mobilitazione militare su larga scala ha mostrato preoccupazione.
Le immagini satellitari esaminate dal think tank 38North hanno mostrato che mercoledì il treno di Kim Jong-un era ancora nella stazione riservata di Wonsan, la città sulla costa orientale dove il leader nordcoreano possiede un personale complesso turistico. Non è chiaro se il convoglio blindato sia rimasto sempre lì: 38North aveva riferito sabato che le immagini satellitari davano il treno di Kim in stazione il 21 e il 23 aprile. Da quando, all'inizio del mese, sono emerse le voci sullo stato di salute precario del leader, gli osservatori hanno fatto molto affidamento sui satelliti per tracciare i suoi spostamenti. Le immagini hanno poi svelato movimenti vicino a Wonsan di barche di lusso usate spesso da Kim e dalla cerchia più stretta.
Sia la Corea del Sud che gli Stati Uniti hanno ipotizzato che Kim possa essersi messo in quarantena per evitare il contagio da coronavirus. "Non lo abbiamo visto", ha affermato mercoledì il segretario di Stato americano Mike Pompeo a Fox News. "Non abbiamo alcuna informazione da dare oggi. Stiamo seguendo la vicenda da vicino,tenendo le tracce di quanto sta accadendo, non solo intorno al presidente Kim, ma in modo più ampio a quanto accade al Nord". Pompeo ha rimarcato i rischi per il Nord sul Covid-19 e sulla carestia: "Stiamo seguendo ognuna di queste cose dato che hanno un impatto reale sulla nostra missione che è in sostanza la denuclearizzazione della Corea del Nord".
Intervista a Francesco Sisci, scrittore e analista politico, docente di politica internazionale all'Università di Pechino -
Ieri i servizi di un'intelligence di Taiwan avevano ripreso la notizia di una presunta malattia di Kim Jong-un. Ad affermarlo senza mezzi termini è stato Chiu Kuo-cheng, il direttore del National Security Bureau (Nsb), nel corso di un'audizione parlamentare. Alla richiesta di chiarimenti in merito, Chiu ha dichiarato che Kim "è malato", ma ha evitato di aggiungere altri dettagli. Anzi, secondo l'agenzia statale Cna, alla domanda se il dittatore sia ancora vivo o meno, il capo dell'Nsb ha sorriso senza rispondere. Incalzato ancora, Chiu ha affermato anche che esistono piani d'emergenza nel caso si dovesse creare un vuoto di potere in Corea del Nord. Il capo degli 007 di Taiwan non ha escluso lotte intestine, indipendentemente da quanto turbolento possa essere lo scenario politico, mentre sulla mobilitazione militare su larga scala ha mostrato preoccupazione.
Le immagini satellitari esaminate dal think tank 38North hanno mostrato che mercoledì il treno di Kim Jong-un era ancora nella stazione riservata di Wonsan, la città sulla costa orientale dove il leader nordcoreano possiede un personale complesso turistico. Non è chiaro se il convoglio blindato sia rimasto sempre lì: 38North aveva riferito sabato che le immagini satellitari davano il treno di Kim in stazione il 21 e il 23 aprile. Da quando, all'inizio del mese, sono emerse le voci sullo stato di salute precario del leader, gli osservatori hanno fatto molto affidamento sui satelliti per tracciare i suoi spostamenti. Le immagini hanno poi svelato movimenti vicino a Wonsan di barche di lusso usate spesso da Kim e dalla cerchia più stretta.
Sia la Corea del Sud che gli Stati Uniti hanno ipotizzato che Kim possa essersi messo in quarantena per evitare il contagio da coronavirus. "Non lo abbiamo visto", ha affermato mercoledì il segretario di Stato americano Mike Pompeo a Fox News. "Non abbiamo alcuna informazione da dare oggi. Stiamo seguendo la vicenda da vicino,tenendo le tracce di quanto sta accadendo, non solo intorno al presidente Kim, ma in modo più ampio a quanto accade al Nord". Pompeo ha rimarcato i rischi per il Nord sul Covid-19 e sulla carestia: "Stiamo seguendo ognuna di queste cose dato che hanno un impatto reale sulla nostra missione che è in sostanza la denuclearizzazione della Corea del Nord".
Intervista a Francesco Sisci, scrittore e analista politico, docente di politica internazionale all'Università di Pechino -