Coree, 89 cittadini del Sud varcano il confine per incontrare i parenti
Alcune decine di cittadini sudcoreani hanno attraversato il confine con il Nord per reincontrare membri della loro famiglia che non avevano più visto dalla Guerra di Corea (1950-1953). Gli 89 anziani, insieme ai loro accompagnatori, hanno lasciato la città portuale di Sokcho in un convoglio di 14 autobus per poi entrare nella parte settentrionale della zona demilitarizzata (Dmz).
Un gruppo di 89 cittadini sud-coreani ha attraversato il confine con la Corea del Nord per incontrare i parenti da cui furono separati dalla guerra di Corea, conclusasi con l'armistizio del 1953, per il primo evento di questo tipo dall'ottobre 2015. Si tratta per lo più di anziani e per molti di loro è la prima volta che possono vedere i propri familiari residenti nel Nord. Gli incontri si tengono in un resort sul monte Kumgang, sul versante orientale della Corea del Nord: in molti casi, si tratta di incontri tra fratelli o cugini, più rari quelli tra padri e figli. Il primo incontro si è svolto quando in Italia erano le 8 del mattino, e in totale ci saranno sei occasioni di incontro nei prossimi giorni.
Si tratta del frutto di un accordo raggiunto tra i rappresentanti delle due Coree a giugno, dopo il disgelo olimpico tra Seul e Pyongyang che ha portato alla partecipazione di una delegazione nord-coreana alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang del febbraio scorso. I cittadini sud-coreani che potranno rivedere i loro cari sono soprattutto persone di età compresa tra i 70 e gli 80 anni, e sono accompagnati da oltre trecento persone: al resort sarà presente anche un team di 30 medici, inviati dal governo di Seul nel caso dovessero verificarsi emergenze. Lo stesso programma di incontri, ha reso noto il Ministero dell'Unificazione delle due Coree di Seul, è stato organizzato in modo da evitare eccessivi spostamenti, venendo incontro alle esigenze dei più anziani.
La riunione delle famiglie divise dalla guerra di Corea rappresenta uno dei momenti di maggiore impatto emotivo nei rapporti tra i due Paesi: alcuni anziani diretti verso la Corea del Nord sono sulla sedia a rotelle e portano con sé regali per i loro cari, come mostrano le immagini diffuse oggi dai media sud-coreani. Quello che comincia oggi è il ventunesimo round di incontri tra famiglie divise dalla guerra: da venerdì a domenica prossima, altri 83 cittadini nord-coreani potranno rivedere i loro cari che vivono in Corea del Sud. Gli incontri di questo tipo erano cominciati dopo il primo summit inter-coreano del 2000, e agli eventi hanno partecipato finora circa 20mila persone. Secondo le registrazioni per gli incontri tra famiglie divise dalla guerra di Corea effettuate presso la Croce Rossa sud-coreana, e cominciate già alla fine degli anni Ottanta, sono circa 57mila i cittadini sud-coreani ancora in vita che attendono di riabbracciare i loro cari rimasti a nord del confine.
Si tratta del frutto di un accordo raggiunto tra i rappresentanti delle due Coree a giugno, dopo il disgelo olimpico tra Seul e Pyongyang che ha portato alla partecipazione di una delegazione nord-coreana alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang del febbraio scorso. I cittadini sud-coreani che potranno rivedere i loro cari sono soprattutto persone di età compresa tra i 70 e gli 80 anni, e sono accompagnati da oltre trecento persone: al resort sarà presente anche un team di 30 medici, inviati dal governo di Seul nel caso dovessero verificarsi emergenze. Lo stesso programma di incontri, ha reso noto il Ministero dell'Unificazione delle due Coree di Seul, è stato organizzato in modo da evitare eccessivi spostamenti, venendo incontro alle esigenze dei più anziani.
La riunione delle famiglie divise dalla guerra di Corea rappresenta uno dei momenti di maggiore impatto emotivo nei rapporti tra i due Paesi: alcuni anziani diretti verso la Corea del Nord sono sulla sedia a rotelle e portano con sé regali per i loro cari, come mostrano le immagini diffuse oggi dai media sud-coreani. Quello che comincia oggi è il ventunesimo round di incontri tra famiglie divise dalla guerra: da venerdì a domenica prossima, altri 83 cittadini nord-coreani potranno rivedere i loro cari che vivono in Corea del Sud. Gli incontri di questo tipo erano cominciati dopo il primo summit inter-coreano del 2000, e agli eventi hanno partecipato finora circa 20mila persone. Secondo le registrazioni per gli incontri tra famiglie divise dalla guerra di Corea effettuate presso la Croce Rossa sud-coreana, e cominciate già alla fine degli anni Ottanta, sono circa 57mila i cittadini sud-coreani ancora in vita che attendono di riabbracciare i loro cari rimasti a nord del confine.