Coronavirus, Chiara Ferragni e Fedez lanciano raccolta fondi per la terapia intensiva
Donazioni anche da Giorgio Armani e Esselunga
Abbiamo deciso di lanciare attraverso una donazione personale una raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele destinata alla creazione di nuovi posti letto nel reparto di terapia intensiva necessari ad affrontare l’emergenza sanitaria del Coronavirus pic.twitter.com/IfW9umeAOt
— Fedez (@Fedez) March 9, 2020
I malati con insufficienza respiratoria causata dall'epidemia in corso occupano questi reparti che risultano altamente insufficienti a fronteggiare la crisi. Lo scopo di Chiara Ferragni e Fedez è quello di incentivare chiunque a dare un aiuto concreto a tutto lo staff dell'Ospedale San Raffaele di Milano, collegandosi al link: https://www.gofundme.com/f/coronavirus-terapia-intensiva.
Accedendo direttamente alla campagna, sarà possibile dare una donazione minima di 5 euro (la piattaforma non ha commissioni, ma in fase di donazione il donatore può lasciare una mancia facoltativa), i fondi totali raccolti saranno direttamente devoluti all'ospedale per il rafforzamento della terapia intensiva. In tantissimi stanno rispondendo all'appello tanto che in poche ore sono stati raccolti oltre 800mila euro.
"È un contributo concreto che apprezziamo moltissimo e che speriamo sia di esempio per molti. Noi continuiamo la nostra battaglia, che vinceremo, contro questa emergenza straordinaria, dove le terapie intensive rappresentano l'unica possibilità di guarigione per i pazienti più gravi", dice il professor Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva cardiovascolare e generale dell'ospedale San Raffaele di Milano.
Anche Giorgio Armani scende in campo per aiutare a combattere il Coronavirus. "A fronte dell'attuale situazione di emergenza - si legge in una nota - il Gruppo Armani dona un milione e 250mila euro agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma e a supporto dell'attività Protezione Civile".
Esselunga donerà 2,5 milioni di euro agli Ospedali e agli Istituti impegnati in prima linea nell'assistenza dei pazienti e nella ricerca scientifica contro il coronavirus. Il 'piano straordinario di attività' del Gruppo riguarda l'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, la Fondazione IRCCS San Matteo di Pavia, l'Ospedale Luigi Sacco di Milano, l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l'Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Per i suoi fornitori, Esselunga ha potenziato l'accordo con Unicredit che agevola i pagamenti allo scopo di alleviarne la tensione finanziaria. Per tutti gli over 65 anni, fino a Pasqua, il contributo di consegna della spesa diventerà gratuito sia per l'e-commerce Esselunga a Casa sia per le consegne dai negozi all'abitazione, in tutte le zone dove il supermercato è presente con il servizio. Inoltre per i 5,5 milioni di possessori di Carta Fidaty, un'iniziativa speciale per dare anche a chi aderisce al programma fedeltà la possibilità di aiutare le realtà sanitarie e di ricerca: ogni 500 punti utilizzati Esselunga donerà 5 euro agli ospedali. Per tutti i collaboratori dei negozi Esselunga, visto il lavoro eccezionale di queste settimane al servizio della clientela, è stato programmato un intervento straordinario di welfare del valore di 150 euro a persona. Sami Kahale, Ceo di Esselunga, ha sottolineato: "Non possiamo stare fermi a guardare la difficoltà e preoccupazione generale causata dalla diffusione del Covid-19. Ognuno deve fare la sua parte. Esselunga, che ha sempre cercato di essere vicina ai territori in cui è presente, vuole confermare concretamente il proprio impegno".
Anche Intesa Sanpaolo ha annunciato una donazione fino a 100 milioni: "Li metteremo a disposizione del Paese, per progetti specifici che affrontino l'emergenza sanitaria", ha detto l'ad Carlo Messina. Tra gli obiettivi "rafforzare le strutture di terapia intensiva, portando i posti letto da 5.000 a 7.500". Ulteriori risorse "potranno essere utilizzate per creare ospedali da campo e per l' acquisto di apparecchiature mediche". Anche se donare soldi allo Stato "non è semplice anche perché vogliamo legare le nostre donazioni a interventi specifici. Servirebbe una norma che ci aiuti a farlo. A noi e a tanti altri che siamo sicuri seguiranno". Per questo "lanceremo anche una raccolta fondi presso i nostri clienti che vorranno dare il loro contributo". Banca Intesa è anche pronta "con interventi per l'emergenza economico-finanziaria, il che significa liquidità. Dalla prossima settimana attiveremo finanziamenti fino a 5 miliardi per prestiti a 18 mesi, con 6 mesi di pre-ammortamento, a sostegno delle imprese. Per lo meno 1 miliardo andrà al turismo".