Coronavirus, il Giappone chiude le frontiere agli stranieri
La misura, in vigore da lunedì fino alla fine di gennaio, è stata decisa per arginare la diffusione della nuova variante di coronavirus scoperta nel Regno Unito
Il Giappone non consentirà l'ingresso nel paese agli stranieri a partire da lunedì per contrastare la diffusione del Covid-19. Il provvedimento sarà in vigore fino alla fine di gennaio. Ai cittadini giapponesi e agli stranieri che vivono in Giappone sarà permesso di tornare nel Paese, dove continuano ad aumentare i casi di coronavirus, 3.823 nelle ultime 24 ore, con 50 decessi. Si tratta del terzo primato giornaliero consecutivo nel numero dei contagi. Il bilancio complessivo dell'epidemia nel Paese è di 214.259 contagi, con 3.165 vittime.
A preoccupare sono soprattutto gli ultimi sviluppi sulla variante inglese del virus intercettata ieri per la prima volta in Giappone, e che oggi ha fatto segnare altri due casi. A Tokyo il governo metropolitano ha segnalato 949 nuove positività che portano la somma complessiva nella capitale a 55.812: la più alta di tutte le 47 prefetture del Paese. Ieri il governo aveva individuato cinque persone portatrici del virus ad alta contagiosità scoperto in Inghilterra, quattro uomini e una donna atterrati agli aeroporti di Osaka e Tokyo provenienti dalla Gran Bretagna. Altri due individui, comunica il ministero della Salute, sono risultati contagiati all'interno dello stesso nucleo familiare.
Il premier nipponico Yoshihide Suga ha sollecitato la popolazione a ridurre gli spostamenti in concomitanza dell'inizio delle vacanze festive che in Giappone coincidono prevalentemente con l'inizio del nuovo anno. Per la prima volta dall'inizio della pandemia le autorità sanitarie di Tokyo hanno alzato al massimo grado di allerta il livello di emergenza. Ai ristoranti, i bar e i karaoke della città è stato chiesto di anticipare la chiusura alle 22 fino alla seconda metà di gennaio.
Intanto l'aviolinea giapponese Skymark si appresta la introdurre la settimana lavorativa corta con 4 giorni di presenza per i dipendenti in ufficio a partire dalla prossima primavera, per consentire il mantenimento del proprio impiego in un contesto che si fa sempre più critico per il settore del trasporto aereo. Secondo l'agenzia Kyodo che cita fonti a conoscenza del dossier, Skymark, prima aerolinea a introdurre una misura del genere, varerà un provvedimento che riguarda tutti gli impiegati, non solo i dipendenti che hanno figli minori o genitori anziani da accudire. Il nuovo sistema, aggiunge la fonte, verrà calibrato in base alle necessità del business aziendale, in linea con l'auspicata ripresa del comparto, dando vita a nuovi contratti anche se si tratta di un periodo limitato.
A preoccupare sono soprattutto gli ultimi sviluppi sulla variante inglese del virus intercettata ieri per la prima volta in Giappone, e che oggi ha fatto segnare altri due casi. A Tokyo il governo metropolitano ha segnalato 949 nuove positività che portano la somma complessiva nella capitale a 55.812: la più alta di tutte le 47 prefetture del Paese. Ieri il governo aveva individuato cinque persone portatrici del virus ad alta contagiosità scoperto in Inghilterra, quattro uomini e una donna atterrati agli aeroporti di Osaka e Tokyo provenienti dalla Gran Bretagna. Altri due individui, comunica il ministero della Salute, sono risultati contagiati all'interno dello stesso nucleo familiare.
Il premier nipponico Yoshihide Suga ha sollecitato la popolazione a ridurre gli spostamenti in concomitanza dell'inizio delle vacanze festive che in Giappone coincidono prevalentemente con l'inizio del nuovo anno. Per la prima volta dall'inizio della pandemia le autorità sanitarie di Tokyo hanno alzato al massimo grado di allerta il livello di emergenza. Ai ristoranti, i bar e i karaoke della città è stato chiesto di anticipare la chiusura alle 22 fino alla seconda metà di gennaio.
Intanto l'aviolinea giapponese Skymark si appresta la introdurre la settimana lavorativa corta con 4 giorni di presenza per i dipendenti in ufficio a partire dalla prossima primavera, per consentire il mantenimento del proprio impiego in un contesto che si fa sempre più critico per il settore del trasporto aereo. Secondo l'agenzia Kyodo che cita fonti a conoscenza del dossier, Skymark, prima aerolinea a introdurre una misura del genere, varerà un provvedimento che riguarda tutti gli impiegati, non solo i dipendenti che hanno figli minori o genitori anziani da accudire. Il nuovo sistema, aggiunge la fonte, verrà calibrato in base alle necessità del business aziendale, in linea con l'auspicata ripresa del comparto, dando vita a nuovi contratti anche se si tratta di un periodo limitato.