Il corpo senza vita di Baha Abu Al-Ata portato a braccia e mostrato al mondo
Non ci sono più dubbi sulla morte di Baha Abu Al-Ata. A Gaza il suo corpo, portato a braccia dagli jihadisti, è stato mostrato al mondo intero. Nel bombardamento dell'edificio, che accoglieva il capo militare della jihad islamica, sono morte altre due persone e 18 sono rimaste ferite
La morte di Baha Abu Al-Ata apre una spirale di violenza, inevitabile. Ai missili partiti dalla Striscia di Gaza seguono minacce e reazioni verbali dei gruppi estremisti locali. Hamas si dice al fianco della Jihad Islamica palestinese nella "risposta" all'uccisione a Gaza, in un'operazione israeliana, del comandante militare della Jihad Ata. "Oggi diciamo che le Brigate Qassam e le Brigate al-Quds (le ale armate dei due gruppi) sono gemelle che restano unite", ha dichiarato un esponente di Hamas, Ismail Radwan, citato dal Times of Israel. È questo il messaggio alla folla riunita per l'ultimo saluto ad al-Ata. Il corpo dello jihadista è stato "onorato": portato a braccia e mostrato al mondo. Radwan ha aggiunto: "Il vostro sangue è il nostro".
Il premier Benjamin Netanyahu, al termine di una consultazione del consiglio di difesa del governo, ha commentato così l'annuncio: "Israele non è interessato a un'escalation. Faremo comunque tutto il necessario per la nostra difesa. Occorre aver pazienza e freddezza". Secondo il governo di Israele, Ata sarebbe stato il principale organizzatore di attentati terroristici nella Striscia.
Un "crimine odioso", commenta l'Autorità nazionale palestinese (Anp) che boccia l'operazione israeliana. La presidenza palestinese, ha riferito l'agenzia ufficiale Wafa, ha condannato "l'escalation militare israeliana contro i palestinesi della Striscia dopo l'attacco aereo che ha colpito l'uomo e sua moglie nella loro abitazione a Gaza City". La presidenza palestinese ritiene Israele "pienamente responsabile" per le conseguenze. Anche Saeb Erekat, segretario generale del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), condanna l'uccisione in un'operazione israeliana di Ata, comandante militare della Jihad Islamica palestinese.
Il bilancio dell'attacco israeliano contro il leader jihadista fa registrare tre morti e diciotto feriti. Ata aveva 42 anni, la moglie Asma 39 e Mohammed Hamoda vent'anni. Quest'ultimo - secondo la versione israeliana - era impegnato a lanciare razzi contro lo Stato d'Israele.
Il premier Benjamin Netanyahu, al termine di una consultazione del consiglio di difesa del governo, ha commentato così l'annuncio: "Israele non è interessato a un'escalation. Faremo comunque tutto il necessario per la nostra difesa. Occorre aver pazienza e freddezza". Secondo il governo di Israele, Ata sarebbe stato il principale organizzatore di attentati terroristici nella Striscia.
Un "crimine odioso", commenta l'Autorità nazionale palestinese (Anp) che boccia l'operazione israeliana. La presidenza palestinese, ha riferito l'agenzia ufficiale Wafa, ha condannato "l'escalation militare israeliana contro i palestinesi della Striscia dopo l'attacco aereo che ha colpito l'uomo e sua moglie nella loro abitazione a Gaza City". La presidenza palestinese ritiene Israele "pienamente responsabile" per le conseguenze. Anche Saeb Erekat, segretario generale del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), condanna l'uccisione in un'operazione israeliana di Ata, comandante militare della Jihad Islamica palestinese.
Il bilancio dell'attacco israeliano contro il leader jihadista fa registrare tre morti e diciotto feriti. Ata aveva 42 anni, la moglie Asma 39 e Mohammed Hamoda vent'anni. Quest'ultimo - secondo la versione israeliana - era impegnato a lanciare razzi contro lo Stato d'Israele.