Rifiuti, il ministro Costa: nel contratto di governo non ci sono inceneritori ma green economy
"Con Salvini ho parlato al telefono di roghi, non di impianti" afferma il ministro dell'Ambiente intervenendo indirettamente nella polemica esplosa tra Lega e M5S
"Siamo uno dei Paesi con la green economy più avanzata e non possiamo rinunciare a questo né al concetto di economia circolare che è nel contratto di governo". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, oggi a Napoli per un convegno sulla sicurezza. Il ministro si dice convinto che "realizzare nuovi inceneritori significa rinunciare all'economia circolare". Nel contratto di governo "che reca la firma sia del Movimento 5 Stelle sia della Lega" c'è scritto "come gestire i rifiuti, non solo in Campania. Il contratto è firmato da entrambe le forze di maggioranza che, quindi, lo accettano".
La Campania per Costa dovrebbe puntare su "differenziata, che è nella media nazionale e ha un trend di crescita, e impianti di compostaggio. Più differenziata si fa, meno inceneritori servono". Il titolare dell'Ambiente ricorda che lunedì sarà nella prefettura di Caserta insieme al premier Conte, a Di Maio e Salvini. "Ho sentito il ministro Salvini per parlare del piano d'azione che firmeremo lunedì contro i roghi tossici, su cui bisogna intervenire in modo muscolare, ma non per parlare di inceneritori. Non serve perché gli inceneritori non sono nel contratto di governo - insiste il ministro -. L'ambiente si salva col buonsenso".