La Tv connessa conquista gli italiani: grazie allo streaming, è il nuovo focolare domestico
La ricerca di Sensemakers (dati Auditel, Comscore e ricerche ad hoc) rivela le nuove abitudini scaturite dalla pandemia e stimolate dai lockdown. Il Ceo Fabrizio Angelini: raddoppio degli apparecchi collegati a internet entro il 2022. Di Celia Guimaraes
Lo streaming (trasmissione online di contenuti) video riporta al centro dei salotti italiani le tv connesse o smart tv: utilizzate dal 78% degli 'heavy user' e, in particolare, da persone tra 35-44 anni, con figli conviventi, alto grado di scolarizzazione e reddito, residenti nei grandi centri urbani, il segmento di mercato più ambito per gli investitori pubblicitari: Le tv connesse inoltre, dal 2020 assorbono oltre la metà (52%) del tempo speso nella visualizzazione dei contenuti in streaming.
Altro elemento di novità, la smart tv si guarda insieme. È infatti il mezzo con le percentuali di visione condivisa più alte in assoluto: il 70% in presenza di un’altra persona di cui il 32% addirittura con 2 o più persone, come un focolare domestico in rete. Rispetti ai contenuti - in maggioranza film e serie tv - si prediligono le visioni medio lunghe (superiori a un'ora), la sera, davanti all'apparecchio principale, che si trova prevalentemente in soggiorno. Le famiglie italiane, quindi, si ritrovano attorno allo schermo collegato a internet come un tempo si riunivano attorno al tubo catodico.
Sono alcuni dei dati più interessanti sul mercato italiano rilevati da Sensemakers, società di consulenza nel marketing digitale, che ha fatto uno studio sulla crescita del consumo di video online e sull’evoluzione del settore nell’anno della pandemia. La ricerca integra diverse fonti di dati: Auditel, Audience Analytics di Comscore e una ricerca ad hoc condotta a gennaio 2021 sugli heavy user di video online sia sulle piattaforme gratuite che su quelle a pagamento.
Secondo Fabrizio Angelini, Ceo di Sensemakers. “Il segnale di novità più forte è rappresentato dalla crescita dei consumi in streaming sulle tv connesse che favorisce forme sempre più evolute di utilizzo delle piattaforme digitali e l’emergere di nuove dinamiche competitive”.
Non solo: secondo le stime. aggiunge Angelini, "le smart tv dovrebbero avere una crescita importantissima, quasi un raddoppio, passando dai 10 milioni di apparecchi nel 2020 a 18 milioni entro 2022". Se smart tv o tv connesse sono già maggioranza tra coppie millennial, le connessioni a internet nelle case italiane crescono ovunque: le linee attive si avvicinano ai venti milioni, quasi la totalità di livello più che sufficiente per guardare contenuti streaming in full hd.
Guarda l'intervista:
Le smart tv stanno rendendo popolare anche un'altra abitudine, lo speed watching. Ovvero la visione di programmi a velocità accelerata, persino conferenze e lezioni online. Gli esperti dicono che è una risposta al momento attuale: dove la tecnologia è l'interfaccia principale tra le persone e il mondo. C'è fretta di andare oltre.
Altro elemento di novità, la smart tv si guarda insieme. È infatti il mezzo con le percentuali di visione condivisa più alte in assoluto: il 70% in presenza di un’altra persona di cui il 32% addirittura con 2 o più persone, come un focolare domestico in rete. Rispetti ai contenuti - in maggioranza film e serie tv - si prediligono le visioni medio lunghe (superiori a un'ora), la sera, davanti all'apparecchio principale, che si trova prevalentemente in soggiorno. Le famiglie italiane, quindi, si ritrovano attorno allo schermo collegato a internet come un tempo si riunivano attorno al tubo catodico.
Sono alcuni dei dati più interessanti sul mercato italiano rilevati da Sensemakers, società di consulenza nel marketing digitale, che ha fatto uno studio sulla crescita del consumo di video online e sull’evoluzione del settore nell’anno della pandemia. La ricerca integra diverse fonti di dati: Auditel, Audience Analytics di Comscore e una ricerca ad hoc condotta a gennaio 2021 sugli heavy user di video online sia sulle piattaforme gratuite che su quelle a pagamento.
Secondo Fabrizio Angelini, Ceo di Sensemakers. “Il segnale di novità più forte è rappresentato dalla crescita dei consumi in streaming sulle tv connesse che favorisce forme sempre più evolute di utilizzo delle piattaforme digitali e l’emergere di nuove dinamiche competitive”.
Non solo: secondo le stime. aggiunge Angelini, "le smart tv dovrebbero avere una crescita importantissima, quasi un raddoppio, passando dai 10 milioni di apparecchi nel 2020 a 18 milioni entro 2022". Se smart tv o tv connesse sono già maggioranza tra coppie millennial, le connessioni a internet nelle case italiane crescono ovunque: le linee attive si avvicinano ai venti milioni, quasi la totalità di livello più che sufficiente per guardare contenuti streaming in full hd.
Guarda l'intervista:
Le smart tv stanno rendendo popolare anche un'altra abitudine, lo speed watching. Ovvero la visione di programmi a velocità accelerata, persino conferenze e lezioni online. Gli esperti dicono che è una risposta al momento attuale: dove la tecnologia è l'interfaccia principale tra le persone e il mondo. C'è fretta di andare oltre.