Il Dalai Lama cittadino onorario di Milano, proteste della comunità cinese
Milano concede la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Il leader buddista incontra il sindaco Sala e l'arcivescovo Angelo Scola al quale dona la sciarpa bianca della felicità
"A volte sembra che dove vado causo problemi", ha scherzato il Dalai Lama a Milano, dove è stato accolto dal cardinale Angelo Scola: tra i due esponenti religiosi c'è stato un colloquio in arcivescovado. Al capo della comunità buddista è stata concessa la cittadinanza onoraria del capoluogo lombardo. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala lo aveva incontrato all'aeroporto di Linate affermando: "Siamo una città aperta". Storcono il naso alcuni gruppi di cittadini cinesi, data la storica tensione tra il governo di Pechino e il buddismo tibetano. "Consideriamo negativamente l'iniziativa - ha commentato Francesco Wu, presidente dell'Unione Imprenditori Italia-Cina - e pur rispettando le scelte del Consiglio Comunale, ovviamente, ribadiamo il nostro diritto al dissenso su queste, considerando la regione del Tibet parte integrante della Cina da secoli e consideriamo anche i toni esasperati ed estremi di una minoranza della comunità cino-milanese altrettanto negativi. La nostra missione è unire e integrare, non dividere ed esasperare".
Il Dalai Lama ha risposto ai giornalisti che chiedevano un commento sul fatto che ancora non sia stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. "Il Vaticano, molto probabilmente, è molto preoccupato per la sorte di alcuni cristiani in Cina. È una preoccupazione genuina che va rispettata e io non voglio creare nessun problema in quella direzione". Le proteste delle comunità cinesi a Milano sono "un fatto molto normale, avviene sempre" e alcune sono addirittura "organizzate apposta dalle ambasciate cinesi per creare questo tipo di problematiche", ha detto lo stesso Dalai Lama.
Il Dalai Lama ha risposto ai giornalisti che chiedevano un commento sul fatto che ancora non sia stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. "Il Vaticano, molto probabilmente, è molto preoccupato per la sorte di alcuni cristiani in Cina. È una preoccupazione genuina che va rispettata e io non voglio creare nessun problema in quella direzione". Le proteste delle comunità cinesi a Milano sono "un fatto molto normale, avviene sempre" e alcune sono addirittura "organizzate apposta dalle ambasciate cinesi per creare questo tipo di problematiche", ha detto lo stesso Dalai Lama.