Demopolis: gli ambiti di intervento del Recovery Plan nell’opinione degli italiani
L’opinione pubblica guarda con attenzione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, meglio conosciuto come Recovery Plan, illustrato in Parlamento dal Presidente del Consiglio Mario Draghi
L’Istituto Demopolis ha analizzato quali siano gli ambiti di intervento del PNRR maggiormente apprezzati: il 56% degli italiani indica la Salute, con il potenziamento fra l’altro dei servizi sul territorio e la telemedicina. Va detto che si tratta della missione di investimento cui il piano riserva la parte minore degli oltre 200 miliardi previsti. Il 43% dei cittadini guarda con attenzione alla trasformazione digitale ed all’innovazione per la competitività del Paese; il 40% apprezza le scelte per la transizione ecologica. Quasi 4 su 10 condividono gli investimenti per la mobilità (a partire dai trasporti locali) e per l’istruzione e la ricerca, mentre il 35% approva la scelta di potenziare le politiche di inclusione e di infrastrutturazione sociale.
“Un nodo centrale per l’accesso ai fondi del Next Generation EU – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento - è quello delle riforme: la più urgente, per il 54% gli italiani, è quella della Giustizia, con la riduzione prima di tutto dei tempi delle cause civili. Il 41% indica la riforma della Pubblica Amministrazione, puntando sulla semplificazione burocratica e sull’aggiornamento delle competenze. Tra gli obiettivi strutturali del PNRR citati da Draghi, fondamentale dovrà essere - per 2 italiani su 3 - la riparazione dei danni economici e sociali della pandemia”.
Sulla capacità di gestione del Recovery Fund l’opinione pubblica resta però in ampia parte perplessa: secondo l’indagine Demopolis per il programma Otto e Mezzo, appena il 38% ritiene che le risorse europee saranno spese bene e nei tempi giusti per far ripartire il Paese; il 40% degli italiani appare invece scettico, mentre quasi un quarto non esprime un’opinione.
La percezione sulle potenzialità di incidenza del PNRR dividono ampiamente gli elettori dei principali partiti: ottimisti sulla capacità di spesa del nostro Paese – secondo i dati di Demopolis - risultano oltre il 50% degli elettori di PD e Forza Italia e il 34% di chi vota il Movimento 5 Stelle. Molto più scettici appaiono gli elettori della Lega e di Fratelli d’Italia: meno di un terzo di loro è convinto dell’incidenza del PNRR sulla ripartenza dell’Italia.
“Un nodo centrale per l’accesso ai fondi del Next Generation EU – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento - è quello delle riforme: la più urgente, per il 54% gli italiani, è quella della Giustizia, con la riduzione prima di tutto dei tempi delle cause civili. Il 41% indica la riforma della Pubblica Amministrazione, puntando sulla semplificazione burocratica e sull’aggiornamento delle competenze. Tra gli obiettivi strutturali del PNRR citati da Draghi, fondamentale dovrà essere - per 2 italiani su 3 - la riparazione dei danni economici e sociali della pandemia”.
Sulla capacità di gestione del Recovery Fund l’opinione pubblica resta però in ampia parte perplessa: secondo l’indagine Demopolis per il programma Otto e Mezzo, appena il 38% ritiene che le risorse europee saranno spese bene e nei tempi giusti per far ripartire il Paese; il 40% degli italiani appare invece scettico, mentre quasi un quarto non esprime un’opinione.
La percezione sulle potenzialità di incidenza del PNRR dividono ampiamente gli elettori dei principali partiti: ottimisti sulla capacità di spesa del nostro Paese – secondo i dati di Demopolis - risultano oltre il 50% degli elettori di PD e Forza Italia e il 34% di chi vota il Movimento 5 Stelle. Molto più scettici appaiono gli elettori della Lega e di Fratelli d’Italia: meno di un terzo di loro è convinto dell’incidenza del PNRR sulla ripartenza dell’Italia.