Dopo l'inchino al boss, la processione di San Bartolomeo trasloca nel comasco
San Bartolomeo ha aspettato anche troppo, così, dopo il divieto alle processioni nella diocesi di Oppido Mamertina, i devoti hanno venerato il santo nel comasco. Lo scorso luglio, monsignor Francesco Milito aveva maturato la decisione di sospendere tutte le processioni dopo il contestatissimo inchino avvenuto, durante la festa della Madonna delle Grazie, davanti all'abitazione del boss Peppe Mazzagatti. In risposta al divieto, la comunità calabrese che vive nel nord Italia ha scelto Andrate, un piccolo paesino del comasco, per festeggiare San Bartolomeo che ogni anno si ricorda a Giffone il 24 agosto. A sfilare oltre ai devoti ancha il sindaco di Fino Mornasco, Giuseppe Napoli, originario proprio di Giffone che ha spiegato come la comunità calabrese sia legata alla tradizione e che la statua da queste parti si ferma soltanto per permettere ai devoti di appendere i soldi.