Il Ceo Icann, Fadi Chehadé: "Internet è una cosa troppo seria per farla gestire dai governi"
Dalla rivoluzione scatenata dalle primavere arabe, capace di far viaggiare su Twitter e Facebook le aspirazioni di libertà di una generazione, fino al caso Snowden e le accuse di spionaggio globale rivolte agli Stati Uniti da grandi paesi, come la Germania, la Cina, il Brasile, mai come oggi il tema della governance della rete internet è centrale per proteggere il futuro della democrazia, della libertà di espressione, di interazione, di commercio nel mondo. Siamo alla vigilia di una svolta, l'ente no profit che governa la rete internet l'Icann, sarà presto svincolato dal controllo del ministero del commercio americano e dovrà trovare una nuova forma di relazione con i governi e la società civile. Fadi Chehadé, amministratore delegato di Icann, durante la sua visita a Roma non ha dubbi: Internet è una cosa troppo seria per essere affidata solo ai governi, serve un approccio multistakeholder, ovvero tutti i soggetti coinvolti dovranno avere voce e la nuova governance dovrà includere tutti i governi su di un piede di parità, ma anche il settore privato dalle aziende alle organizzazioni non profit. Il rischio altrimenti è quello di una frammentazione della rete tra sfere di influenza delle grandi potenze. Luca Gaballo lo ha intervistato.