Dentro Kobane liberata, gli scatti dalla città fantasma tra macerie e distruzione
Una granata fa da vaso a un mazzo di fiori, posato davanti ai sacchi di sabbia, provvisoria trincea. Lì accanto, un vassoio con i bicchieri di vetro miracolosamente intatti. Sono le uniche tracce di colore di Kobane liberata, ridotta a un ammasso di macerie, come documentano in queste incredibili immagini i reporter di Afp, tra i primi a entrare in città. Qui è tutto distrutto, i palazzi sventrati, le macchine capovolte, le voragini al posto delle strade. Su un marciapiede siede un combattente curdo, ha la gamba fasciata, altri spuntano dalle case vuote e senza più mura, da cui si scorgono scritte, trincee e tracce di vita. I lamenti di un gattino attirano un soldato che lo porta via con sè. Un altro tiene per mano un bambino, nell'altra ha il fucile. Ci sono anche le ragazze che hanno combattuto qui, armi in spalla girano per le vie di Kobane, città fantasma.