Coree, le foto che fanno la storia: i due leader si incontrano al 38mo parallelo
Dopo i colloqui l'annuncio: "Non ci sarà più guerra nella penisola coreana".
"Non ti sveglierò più all'alba": non è stata priva di autoironia la battuta del leader nord-coreano, Kim Jong-un, rivolta al presidente sud-coreano, Moon Jae-in, durante lo storico vertice intercoreano. La battuta, che fa riferimento ai test missilistici e nucleari condotti per anni a Pyongyang, dimostra il clima quasi conviviale in cui è avvenuto il dialogo tra i leader delle due Coree, nel villaggio di confine inter-coreano di Panmunjom definito da Moon "un regalo per il mondo". "Il cuore mi batte forte", ha detto ancora Kim Jong-un: "Questa frontiera è solo un piccolo gradino, sarebbe bello se la nostra gente passandoci sopra lo consumasse".
Poi, un piccolo fuori programma: i due leader hanno brevemente camminato a braccetto nel versante nordcoreano della frontiera, prima di raggiungere a piedi la Casa della Pace, struttura in vetro e cemento situata nella parte meridionale del villaggio di Panmunjom, dove fu
firmato l'armistizio. "Sono venuto qui determinato a dare un segnale di partenza, alle soglie di una nuova storia", ha dichiarato Kim, accompagnato dalla sorella, suo braccio destro, oltre che responsabile delle relazioni intercoreane. Moon aveva al suo fianco il responsabile dell'intelligence nordcoreana e il direttore del suo gabinetto.
Prima dell'inizio dei lavori il leader nordcoreano ha lasciato un messaggio sul libro degli ospiti all'ingresso della Casa della Pace: "Inizia "una nuova storia". L'età della pace, al punto di partenza della storia", ha scritto.
Nella prima parte dello storico summit si è parlato di denuclearizzazione. La sessione mattutina è durata poco più di un'ora e mezza. Dopo il pranzo - consumato ognuno sul rispettivo versante del villaggio di Panmunjom - i due leader hanno piantato un albero di pino al confine, le cui radici saranno nutrite da terra e acque provenienti da entrambi lati del confine inter-coreano. poi hanno scoperto la pietra con l'iscrizione: "Qui piantiamo pace e prosperita'". Dopo essersi nuovamente stretti la mano, si sono allontanati insieme per una passeggiata e sono andati a sedersi su una panchina in un pontile dipinto di azzurro, parlando e ascoltandosi a vicenda, ma lontano da orecchie estranee.
La guerra è finita
Al termine dei lavori i leader della Corea del Sud e del Nord, Moon Jae-in e Kim Jong-un, si sono abbracciati calorosamente dopo aver firmato una dichiarazione in cui hanno affermato che "non ci sarà più guerra nella penisola coreana".
"Abbiamo aspettato a lungo questo momento e quando è giunto abbiamo realizzato che siamo una nazione, che siamo vicini. Siamo legati dal sangue e i compatrioti non possono vivere separatamente". E' il messaggio letto dal leader nordcoreano Kim Jong-un, a commento della firma della dichiarazione congiunta.
La cena con le first lady
Per la cena i leader sono stati raggiunti dalle rispettive consorti che si sono incontrate per la prima volta. Quindi il leader nordcoreano Kim Jong-un ha riattraversato il confine, chiudendo il summit, a bordo della sua auto circondato da 12 agenti scelti della sua sicurezza personale che lo hanno scortato correndo.
Poi, un piccolo fuori programma: i due leader hanno brevemente camminato a braccetto nel versante nordcoreano della frontiera, prima di raggiungere a piedi la Casa della Pace, struttura in vetro e cemento situata nella parte meridionale del villaggio di Panmunjom, dove fu
firmato l'armistizio. "Sono venuto qui determinato a dare un segnale di partenza, alle soglie di una nuova storia", ha dichiarato Kim, accompagnato dalla sorella, suo braccio destro, oltre che responsabile delle relazioni intercoreane. Moon aveva al suo fianco il responsabile dell'intelligence nordcoreana e il direttore del suo gabinetto.
Prima dell'inizio dei lavori il leader nordcoreano ha lasciato un messaggio sul libro degli ospiti all'ingresso della Casa della Pace: "Inizia "una nuova storia". L'età della pace, al punto di partenza della storia", ha scritto.
Nella prima parte dello storico summit si è parlato di denuclearizzazione. La sessione mattutina è durata poco più di un'ora e mezza. Dopo il pranzo - consumato ognuno sul rispettivo versante del villaggio di Panmunjom - i due leader hanno piantato un albero di pino al confine, le cui radici saranno nutrite da terra e acque provenienti da entrambi lati del confine inter-coreano. poi hanno scoperto la pietra con l'iscrizione: "Qui piantiamo pace e prosperita'". Dopo essersi nuovamente stretti la mano, si sono allontanati insieme per una passeggiata e sono andati a sedersi su una panchina in un pontile dipinto di azzurro, parlando e ascoltandosi a vicenda, ma lontano da orecchie estranee.
La guerra è finita
Al termine dei lavori i leader della Corea del Sud e del Nord, Moon Jae-in e Kim Jong-un, si sono abbracciati calorosamente dopo aver firmato una dichiarazione in cui hanno affermato che "non ci sarà più guerra nella penisola coreana".
"Abbiamo aspettato a lungo questo momento e quando è giunto abbiamo realizzato che siamo una nazione, che siamo vicini. Siamo legati dal sangue e i compatrioti non possono vivere separatamente". E' il messaggio letto dal leader nordcoreano Kim Jong-un, a commento della firma della dichiarazione congiunta.
La cena con le first lady
Per la cena i leader sono stati raggiunti dalle rispettive consorti che si sono incontrate per la prima volta. Quindi il leader nordcoreano Kim Jong-un ha riattraversato il confine, chiudendo il summit, a bordo della sua auto circondato da 12 agenti scelti della sua sicurezza personale che lo hanno scortato correndo.