L'astronauta Paolo Nespoli sfila nel suo paese. L'auto va in panne e la folla spinge
Bagno di folla questa mattina a Verano Brianza (Monza), per il suo ritorno a casa (a dicembre si è conclusa la missione dell'agenzia Spaziale Europea "Vita"). Insieme lui, tutti con indosso la tuta blu e a bordo di auto d'epoca, per le strade del comune brianzolo hanno sfilato i colleghi della ISS-53
Bagno di folla questa mattina a Verano Brianza (Monza), per il ritorno a casa dell'astronauta Paolo Nespoli, rientrato a dicembre dalla missione dell'agenzia Spaziale Europea "Vita". Insieme lui, tutti con indosso la tuta blu e bordo di auto d'epoca, per le strade del comune brianzolo hanno sfilato i colleghi della missione ISS-53: il russo Sergey Ryazanskiy, Randy Bresnik, Mark Vande Hei e Joe Acaba della Nasa. Accolti nel parco dalle autorità civili e militari, gli astronauti sono montati a bordo di bolidi d'altri tempi, ma un problema tecnico ha messo fuori gioco l'auto su cui Nespoli sfilava con moglie e figli: il motore ha smesso di girare a poche centinaia di metri dalla partenza. A farlo proseguire per le strade della città è stata la gente che ha spinto a mano la macchina.
Il sindaco Massimiliano Chiolo ha salutato Nespoli parlando di un "esempio per i giovani". Gli ha fatto eco il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, che ha esordito dicendo "welcome to Lombardy, we love you from the moon and back" (benvenuti in Lombardia, vi vogliamo bene dalla luna e ritorno), rivolgendosi agli astronauti. "Nespoli porta una testimonianza, noi guardiamo le stelle a sogniamo, lui ci è riuscito, un esempio di come studio e impegno portano a realizzare i sogni" ha osservato, aggiungendo che l'astronauta sarà l'8 novembre alla premiazione della giornata della ricerca in cui la Regione stacca un assegno da un milione di euro al migliore ricercatore selezionato da un gruppo di esperti "come un Nobel".
"Bentornato Paolo e benvenuti ai suoi colleghi viaggiatori dello spazio" ha dichiarato il Prefetto di Monza e Brianza Giovanna Vilasi. L'astronauta ha preso la parola per ultimo, parlando ai suoi concittadini "grazie a tutti, vorrei facessimo tre cose, una 'ola', un saluto tipico dei cosmonauti russi e come terza cosa una foto tutti insieme". Insieme agli entusiasti cittadini, gli astronauti hanno agitato le braccia e poi, al via del suo collega russo, insieme ai presenti, hanno gridato "urrà, urrà, urrà"