Dalla bambola iellata di Rodolfo Valentino alla prima Barbie, giocattoli vintage a Napoli
Ha davvero lo sguardo inquietante la rara bambola con le sembianze dello Sceicco bianco Rodolfo Valentino, marchiata come "porta - sfortuna". Fu prodotta nel 1926, pochi mesi dopo il bel Rudy morì, allora la Lenci, che la produceva, distrusse tutti i pezzi in magazzino. Uno è esposto al Museo del Giocattolo di Napoli, insieme ad altri giochi, da quelli "poveri" a quelli che nel corso degli anni avrebbero fruttato miliardi ai loro inventori. Come la Barbie numero uno, ideata da Ruth Handler, esposta in costume a strisce e con tanto di catalogo di vestiti e accessori. C'è anche la grande bambola di biscuit della 'Bru' del 1890, del valore di 50 mila euro. E, ancora, i primi birilli, gli aerei e i clown di latta, uno dei primi flipper, in legno, e la vetrina dedicata a Pinocchio, una delle collezioni per quantità e pregio tra le prime al
mondo.