Microsoft acquista Linkedin per 26 miliardi di dollari. Perché? "Pubblicità e marketing"
di Celia Guimaraes
E' la più grande acquisizione mai fatta da Microsoft: l'acquisto di Linkedin, il social network per professionisti fondato nel 2002 e che oggi che conta oltre 400 milioni di utenti in tutto il mondo. Si tratta di un'operazione da 26,2 miliardi di dollari, voluta dai vertici di Redmond nell'ambito di una strategia mirata a crescere sempre di più in internet. Con quale scopo lo ha fatto? Ce lo spiega il professor Alessandro Perego, del Politecnico di Milano:
“L’acquisto di Linkedin da parte di Microsoft è solo l’ultimo annuncio di un percorso di progressivo allargamento delle sfere di competenza dei grandi Over the Top. Con questa importante acquisizione Microsoft rafforza la sua offerta nei confronti delle imprese, a cui mira ad offrire una suite di servizi sempre più ricca ed attrattiva. Al sistema operativo, allo storico pacchetto Office, a Skype e a Dynamics si aggiunge così un servizio di community, condivisione di contenuti e scouting di profili professionali”, è il commento del direttore scientifico degli Osservatori digital innovation del Politecnico di Milano.
“Ma c'è una seconda chiave di lettura, che riguarda il mercato pubblicitario online, dominato dagli Over the Top. La pubblicità e, più in generale il marketing, sta diventando ‘people centrico’ e data-driven, in altre parole, la disponibilità di dati sempre più puntuali sull’utente consente di veicolare attività di comunicazione e di marketing mirate e personalizzate”, afferma ancora Perego.
Non ultima per importanza, la profilazione molto particolareggiata degli utenti: “LinkedIn possiede molte informazioni sugli utenti che hanno un profilo all’interno della piattaforma; dati molto interessanti anche in logica di pianificazione pubblicitaria. Facebook già utilizza i dati dei suoi utenti per ottimizzare l’advertising sia all’interno del Social Network, sia per quanto possibile all’esterno, attraverso Atlas (acquisita nel 2013). Google ha provato la stessa strada tramite Google+, ma ha sicuramente avuto più fortuna con altri servizi (Gmail e Maps, ad esempio); la stessa Apple, per la quale il core business rimane la vendita di hardware, traccia tutti i comportamenti degli utenti all’interno dello Store e nell’utilizzo delle App installate. Microsoft, con LinkedIn, può rafforzare la propria presenza sul mercato dell’Internet advertising”, conclude Perego.
“L’acquisto di Linkedin da parte di Microsoft è solo l’ultimo annuncio di un percorso di progressivo allargamento delle sfere di competenza dei grandi Over the Top. Con questa importante acquisizione Microsoft rafforza la sua offerta nei confronti delle imprese, a cui mira ad offrire una suite di servizi sempre più ricca ed attrattiva. Al sistema operativo, allo storico pacchetto Office, a Skype e a Dynamics si aggiunge così un servizio di community, condivisione di contenuti e scouting di profili professionali”, è il commento del direttore scientifico degli Osservatori digital innovation del Politecnico di Milano.
“Ma c'è una seconda chiave di lettura, che riguarda il mercato pubblicitario online, dominato dagli Over the Top. La pubblicità e, più in generale il marketing, sta diventando ‘people centrico’ e data-driven, in altre parole, la disponibilità di dati sempre più puntuali sull’utente consente di veicolare attività di comunicazione e di marketing mirate e personalizzate”, afferma ancora Perego.
Non ultima per importanza, la profilazione molto particolareggiata degli utenti: “LinkedIn possiede molte informazioni sugli utenti che hanno un profilo all’interno della piattaforma; dati molto interessanti anche in logica di pianificazione pubblicitaria. Facebook già utilizza i dati dei suoi utenti per ottimizzare l’advertising sia all’interno del Social Network, sia per quanto possibile all’esterno, attraverso Atlas (acquisita nel 2013). Google ha provato la stessa strada tramite Google+, ma ha sicuramente avuto più fortuna con altri servizi (Gmail e Maps, ad esempio); la stessa Apple, per la quale il core business rimane la vendita di hardware, traccia tutti i comportamenti degli utenti all’interno dello Store e nell’utilizzo delle App installate. Microsoft, con LinkedIn, può rafforzare la propria presenza sul mercato dell’Internet advertising”, conclude Perego.