Tensioni al sit-in dei commercianti a Roma. Mercatali e ristoratori paralizzano il traffico sulla A1
Un gruppo di alcune decine di persone si è schierato davanti al cordone di Polizia in assetto antisommossa al Circo Massimo. Centinaia di camion sulla Milano-Napoli, code chilometriche. Ristoratori invadono la carreggiata all'altezza dell'autostrada Orte
Momenti di tensione alla manifestazione dei commercianti al Circo Massimo di Roma. Un gruppo di alcune decine di persone si è schierato davanti al cordone di Polizia in assetto antisommossa in via dei Cerchi. "Vogliamo marciare verso Montecitorio", hanno gridato. Poco prima per cercare di stemperare la tensione una manifestante ha regalato un mazzetto di fiori ai poliziotti.
Più di venti le pattuglie della polizia locale impegnate oggi nei servizi di viabilità e chiusure. Circa 800 i partecipanti alla manifestazione, secondo la questura di Roma.
Presidio permanente
Secca la condanna da parte degli organizzatori della manifestazione 'Una volta, per tutti' siglata dalle associazioni Roma piu' bella, Ihn (Italian hospitality network), Tni Italia (Tutela nazionale imprese) e Lupe Roma. "Ci dissociamo da ogni iniziativa non programmata e violenta" è stato ribadito più volte dal megafono della piazza, dove intanto proseguono gli interventi di ristoratori e imprenditori di diverse regioni italiane. "Non cadiamo nelle provocazioni, noi stiamo qui e aspettiamo di poter incontrare qualcuno". Nessuna marcia ma un presidio permanente in attesa "di notizie da Palazzo Chigi". Questa è la decisione presa dagli organizzatori.
"Ci avete lasciato in mutande"
Il sit-in è iniziato questa mattina. I primi ad arrivare sono stati i ristoratori maremmani che hanno appeso a un filo mutande rosse, arancioni e gialle con accanto scritto: "L'Italia a colori ci ha lasciato in mutande ma ora basta".
"Siamo un gruppo di ristoratori - dicono- non siamo un'associazione di categoria, non abbiamo un partito politico, siamo solo ristoratori arrabbiati che si sono uniti per cercare una soluzione, per cercare di farsi ascoltare. Lo Stato non ci sta ascoltando, ha solamente dato dei piccolissimi e inutili ristori a noi proprietari e una misera cassa integrazione ai nostri dipendenti che ormai non ce la fanno più. Si parla di poche centinaia di euro con cui le famiglie non possono andare avanti. Siamo in piazza oggi estenuati da mesi di chiusure, non possiamo più aspettare neanche più una settimana".
Hanno partecipato alla manifestazione anche i rappresentanti delle lavanderie industriali, di chef e cuochi che indossano il tradizionale cappello da cucina. C'è anche il movimento artisti italiani proveniente dalla Toscana. I loro slogan, ripetuti ritmicamente, sono "Lavoro, lavoro" e "Riapertura, riapertura".
Traffico paralizzato sulla Milano-Napoli
Traffico bloccato tra Santa Maria Capua Vetere e il bivio con la A30 Caserta-Salerno in direzione di Napoli, e tra Caserta sud e Caserta Nord in direzione di Roma, per una nuova protesta di ambulanti e operatori mercatali che chiedono di poter tornare al lavoro e ricominciare ad aprire le proprie bancarelle.
Caserta: nuova protesta dei #mercatali campani, paralizzata l’autostrada #A1 https://t.co/LGvT3exeCy #ambulanti #campania #covid pic.twitter.com/8Iv0nKJmln
— LaPresse (@LaPresse_news) April 13, 2021
La manifestazione ha provocato code di chilometri in entrambe le direzioni. Con centinaia di furgoni e camioncini, i manifestanti aderenti all'Ana-Ugl sono tornati in strada per rendere pubblica la loro esasperazione dopo le chiusure imposte dalla pandemia. Prima i mezzi hanno percorso l'autostrada a passo d'uomo, ma dopo hanno bloccato il traffico causando notevoli disagi alla circolazione. Già lo scorso 6 aprile, i mercatali avevano inscenato lo stesso tipo di protesta tra Caserta e Roma.
Ristoratori: "Vogliamo riaprire"
Un gruppo di ristoratori, sotto la sigla 'Tutela Nazionale Imprese', ha bloccato il traffico invadendo la carreggiata all'altezza dell'autostrada Orte (direzione nord), sulla A1. I manifestanti hanno chiesto la "riapertura delle attività" contro le limitazioni previste dalle misure anti-Covid, lamentando le "difficoltà che il settore sta vivendo". Hanno poi protestato camminando tra le auto in coda ferme a causa del sit-in improvvisato. Tra gli slogan urlati: "Libertà contro la dittatura".