Rosy Canale ha pagato cara la sua ribellione alla ‘ndrangheta. E nel 2004, dopo un anno di minacce, ha subito un violento pestaggio per aver impedito di spacciare droga al Malaluna, locale che gestiva a Reggio Calabria. Nel 2007, dopo la strage di Duisburg, riparte, torna in Calabria, a San Luca, e inizia a lottare per la sua terra. Intervista di Giorgia Rombolà