Russia, tentarono di bloccare la finale dei Mondiali: rilasciati e arrestati membri delle Pussy Riot
Fermati un'altra volta proprio mentre lasciavano la prigione
Le Pussy Riot che erano state arrestate a Mosca e messe in carcere per 15 giorni dopo aver compiuto un'invasione di campo durante la finale dei mondiali lo scorso 15 luglio, sono state fermate un'altra volta proprio mentre lasciavano la prigione. Pyotr Verzilov (che è marito di Nadežda Tolokonnikova, l'esponente più nota del gruppo punk), Nika Nikulshina, Olga Kurachyova e Olga Pakhtusova - alle quali è stato anche interdetta la partecipazione ad eventi sportivi per tre anni - sono state nuovamente trattenute ma senza che, al momento, sia stato reso noto il motivo. "Ci hanno detto che ci avrebbero tenuto dentro per la notte", ha scritto Verzilov. Pakhtushova ha scritto in un tweet che la nuova accusa è quella di aver violato la legge sui raduni pubblici.