Federmoda: "Saldi non saranno soluzione a tutti i mali, ma aiutano per sviluppo"
I dettaglianti della moda sono quelli che hanno pagato il tributo più alto al Covid-19: 20mila le realtà che quest’anno hanno chiuso i battenti, 20 miliardi di euro in meno di consumi e 50mila persone che rischiano il posto di lavoro
"Non saranno la soluzione di tutti i mali per il settore del commercio non alimentare, che quest’anno ha perso oltre 300mila imprese, di cui 240mila a causa della pandemia, ma saranno comunque un volano per lo sviluppo e un’iniezione di liquidità per un comparto in estrema difficoltà, che non ha passato un buon Natale e che davanti ha ancora un anno molto difficile". Così Massimo Torti, segretario generale di Federmoda Italia, parlando dell'avvio dei saldi invernali.
Proprio i dettaglianti della moda sono quelli che hanno pagato il tributo più alto al Covid-19: 20mila le realtà che quest’anno hanno chiuso i battenti, 20 miliardi di euro in meno di consumi e 50mila persone che rischiano il posto di lavoro. "Speriamo in questi saldi, ma comunque i negozi hanno perso un’intera stagione e questo riduce le marginalità – osserva Massimo Torti –. Inoltre mancheranno ancora i turisti, soprattutto quelli extra-Ue, che per noi sono i migliori clienti".
Proprio i dettaglianti della moda sono quelli che hanno pagato il tributo più alto al Covid-19: 20mila le realtà che quest’anno hanno chiuso i battenti, 20 miliardi di euro in meno di consumi e 50mila persone che rischiano il posto di lavoro. "Speriamo in questi saldi, ma comunque i negozi hanno perso un’intera stagione e questo riduce le marginalità – osserva Massimo Torti –. Inoltre mancheranno ancora i turisti, soprattutto quelli extra-Ue, che per noi sono i migliori clienti".