Matteo Salvini alla festa dei tifosi del Milan, è polemica
Milano
Matteo Salvini si mischia agli ultras del Milan tra sorrisi, baci e selfie, e non si preoccupa che la sua presenza alla festa della Curva Sud possa diventare un caso. Il ministro dell'Interno, a poche ore dal vertice di maggioranza, saluta e abbraccia diversi esponenti del tifo organizzato rossonero, alcuni dei quali però hanno avuto qualche problema con la giustizia italiana, finendo anche in galera. "Sono solo un indagato tra altri indagati", spiega deciso Salvini all'Arena Civica di Milano per le celebrazioni per i 50 anni della Curva Sud, organizzata per altro con il patrocinio di Palazzo Marino.
Salvini, incalzato, resta convinto che la sua presenza non sia affatto fuori luogo: "I tifosi del Milan sono tra le più belle realtà europee. Sono persone per bene, pacifiche e tranquille, portano colore con un coro, un tamburo o un bandiera". Non c'è quindi alcun imbarazzo quando il vicepremier incrocia sugli spalti il capo ultras Luca Lucci, che ha recentemente patteggiato una pena ad un anno e sei mesi dopo essere stato arrestato dalla polizia in un'operazione contro il traffico di droga: i due si stringono la mano e si scambiano pacche sulle spalle come vecchi amici.
"Io stesso - rimarca Salvini - sono un indagato, quindi sono un indagato tra altri indagati. Io sono per il tifo corretto, colorato e colorito. Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Ho cominciato ad andare in Curva a 14 anni, ho fatto delle belle trasferte, ho sempre trovato gente positiva, quelli che sono stati con me non hanno mai alzato la mano su nessuno".
Ma Salvini vede anche una correlazione, un filo conduttore, tra l'atteggiamento dell'Ue verso l'Italia e quello della Uefa verso il Milan: il governo ha dovuto fare marcia indietro sulla manovra, proprio mentre il Milan veniva eliminato dall'Olympiacos in Europa League con un rigore inesistente ("una delusione non ancora smaltita") e veniva sanzionato per le violazione sul Fair Play Finanziario con una multa da 12 milioni e una rosa ridotta a 21 giocatori. "Mi sembra - la stoccata di Salvini - che in Europa esistano due pesi e due misure a tutti i livelli. L'Europa non ama l'Italia e in questo caso le squadre italiane. Mi sembra che sul Milan e i club italiani ci sia un'attenzione e un accanimento particolare. Qualcuno ha speso centinaia di milioni di euro, questa sentenza mi pare eccessiva".
Proteste del Partito democratico per lo scatto che ritrae il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini mentre stringe la mano, spalla a spalla, a Luca Lucci. "È gravissimo che il ministro degli Interni sottovaluti in modo così clamoroso le indagini della magistratura su alcuni ultrà del Milan e arrivi a scherzarci sopra. Le indagini riguardano reati gravi e si parla di rapporti con la Ndrangheta. Ciò che Salvini dovrebbe combattere invece di fraternizzare con gli indagati", ha commentato Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd in una nota.
Salvini, incalzato, resta convinto che la sua presenza non sia affatto fuori luogo: "I tifosi del Milan sono tra le più belle realtà europee. Sono persone per bene, pacifiche e tranquille, portano colore con un coro, un tamburo o un bandiera". Non c'è quindi alcun imbarazzo quando il vicepremier incrocia sugli spalti il capo ultras Luca Lucci, che ha recentemente patteggiato una pena ad un anno e sei mesi dopo essere stato arrestato dalla polizia in un'operazione contro il traffico di droga: i due si stringono la mano e si scambiano pacche sulle spalle come vecchi amici.
"Io stesso - rimarca Salvini - sono un indagato, quindi sono un indagato tra altri indagati. Io sono per il tifo corretto, colorato e colorito. Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Ho cominciato ad andare in Curva a 14 anni, ho fatto delle belle trasferte, ho sempre trovato gente positiva, quelli che sono stati con me non hanno mai alzato la mano su nessuno".
Ma Salvini vede anche una correlazione, un filo conduttore, tra l'atteggiamento dell'Ue verso l'Italia e quello della Uefa verso il Milan: il governo ha dovuto fare marcia indietro sulla manovra, proprio mentre il Milan veniva eliminato dall'Olympiacos in Europa League con un rigore inesistente ("una delusione non ancora smaltita") e veniva sanzionato per le violazione sul Fair Play Finanziario con una multa da 12 milioni e una rosa ridotta a 21 giocatori. "Mi sembra - la stoccata di Salvini - che in Europa esistano due pesi e due misure a tutti i livelli. L'Europa non ama l'Italia e in questo caso le squadre italiane. Mi sembra che sul Milan e i club italiani ci sia un'attenzione e un accanimento particolare. Qualcuno ha speso centinaia di milioni di euro, questa sentenza mi pare eccessiva".
Proteste del Partito democratico per lo scatto che ritrae il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini mentre stringe la mano, spalla a spalla, a Luca Lucci. "È gravissimo che il ministro degli Interni sottovaluti in modo così clamoroso le indagini della magistratura su alcuni ultrà del Milan e arrivi a scherzarci sopra. Le indagini riguardano reati gravi e si parla di rapporti con la Ndrangheta. Ciò che Salvini dovrebbe combattere invece di fraternizzare con gli indagati", ha commentato Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd in una nota.