Sardine a Torino: "Siamo 40 mila"
Letti 12 articoli della Costituzione e intonato l'inno di Mameli
La Costituzione e l'Inno di Mameli sono stati protagonisti in piazza Castello: "Siamo 40 mila", si fanno sentire gli organizzatori delle sardine di Torino. Poi la serata è proseguita con l'esibizione di alcuni gruppi musicali. "In altre piazze ci sono le mani alzate con il saluto romano, in piazza a Torino le mani sono alzate con i libri", a parlare dal palco è Niccolò Pagani, il professore che ha lasciato il quiz di Rai1 L'eredità, nonostante fosse il campione in carica, per tornare dai suoi alunni.
"Ognuno ha portato un libro da casa - ha continuato Pagani - alziamoli tutti verso il cielo. Abbiamo riempito tutta la piazza, i cittadini sono qui per dire che il linguaggio di certa politica non ci piace. Quando si tollera l'odio lo si appoggia. Noi vogliamo combattere l'odio". "Sono un insegnante e sono una sardina - ha detto - e so che la felicità del singolo dipende dalla felicità di tutti. Per questo bisogna impegnarsi per allargare i diritti".
È stato proprio Pagani a consegnare l'ultimo libro di Massimo Gramellini 'Prima che tu venga al mondo' al partigiano Vittorio, che ha simbolicamente dato il via allo scambio di libri tra le sardine torinesi accompagnato nuovamente da 'Bella ciao'. "La Torino antifascista vi benedice", è diretto Vittorio parlando alle Sardine.
"Sono qui perché sono cittadina italiana e una suora del Cottolengo e i valori che qui sono espressi vanno molto più in là di un rosario detto in piazza per una manciata di voti", ha dichiarato Suor Giuliana probabilmente riferendosi ad alcuni sostenitori di Matteo Salvini che avevano manifestato a supporto del leghista recitando il rosario. Alle sue parole fanno eco quelle di don Fredo Olivero uno dei fondatori della pastorale dei migranti ed ex responsabile dell'ufficio migranti della diocesi torinese: "La chiesa di fronte alla disumanità deve metterci la faccia, lasciate da parte i rosari e cominciare a guadare in faccia le persone".
La prossima piazza Piemontese
Sarà Novara la prossima piazza piemontese a ospitare le sardine. L'appuntamento è fissato per giovedì in piazza Cavour. "La data e il luogo - spiega uno degli organizzatori, Alessandro Maffei, presente in piazza a Torino - non sono stati scritti a caso: il 12 dicembre ricorre infatti l'anniversario della strage di piazza Fontana mentre nella piazza furono fucilati quattro partigiani. Per questo ci sarà anche la testimonianza di una staffetta partigiana oggi 91enne".
"Ognuno ha portato un libro da casa - ha continuato Pagani - alziamoli tutti verso il cielo. Abbiamo riempito tutta la piazza, i cittadini sono qui per dire che il linguaggio di certa politica non ci piace. Quando si tollera l'odio lo si appoggia. Noi vogliamo combattere l'odio". "Sono un insegnante e sono una sardina - ha detto - e so che la felicità del singolo dipende dalla felicità di tutti. Per questo bisogna impegnarsi per allargare i diritti".
È stato proprio Pagani a consegnare l'ultimo libro di Massimo Gramellini 'Prima che tu venga al mondo' al partigiano Vittorio, che ha simbolicamente dato il via allo scambio di libri tra le sardine torinesi accompagnato nuovamente da 'Bella ciao'. "La Torino antifascista vi benedice", è diretto Vittorio parlando alle Sardine.
"Sono qui perché sono cittadina italiana e una suora del Cottolengo e i valori che qui sono espressi vanno molto più in là di un rosario detto in piazza per una manciata di voti", ha dichiarato Suor Giuliana probabilmente riferendosi ad alcuni sostenitori di Matteo Salvini che avevano manifestato a supporto del leghista recitando il rosario. Alle sue parole fanno eco quelle di don Fredo Olivero uno dei fondatori della pastorale dei migranti ed ex responsabile dell'ufficio migranti della diocesi torinese: "La chiesa di fronte alla disumanità deve metterci la faccia, lasciate da parte i rosari e cominciare a guadare in faccia le persone".
La prossima piazza Piemontese
Sarà Novara la prossima piazza piemontese a ospitare le sardine. L'appuntamento è fissato per giovedì in piazza Cavour. "La data e il luogo - spiega uno degli organizzatori, Alessandro Maffei, presente in piazza a Torino - non sono stati scritti a caso: il 12 dicembre ricorre infatti l'anniversario della strage di piazza Fontana mentre nella piazza furono fucilati quattro partigiani. Per questo ci sarà anche la testimonianza di una staffetta partigiana oggi 91enne".