Sulle rive del Lago Tanganica aspettando la "Regina d'Africa" a migliaia in fuga dal Burundi
La fuga in Tanzania è diventata la loro ultima speranza. Ogni giorno migliaia di profughi si accampano lungo le rive del Lago Tanganica nei pressi di Kagunga in Burundi e aspettano la nave che li porterà in salvo. È un cargo del 1913, 70 metri di lunghezza per 10 di larghezza, affondata e recuperata, fu chiamata dagli inglesi MV Liemba, poi ribattezzata "Regina d'Africa". Le sue vicende belliche ispirarono un romanzo e poi, nel 1951, il celebre film di John Huston. Ogni giorno trasporta 1.200 profughi dal villaggio di Kagunga al porto tanzaniano di Kigoma, ma sono molti di più quelli che vogliono imbarcarsi. "Questa è la terza volta che siamo costretti a diventare dei rifugiati, ma stavolta non torneremo più in Burundi. Durante l'ultimo conflitto, la Tanzania ci ha accolto e ci ha trattati bene, poi quando siamo stati obbligati a tornare in patria nessuno ci ha più aiutati", racconta un uomo in attesa di partire. Funzionari Onu dicono che stavolta la Tanzania difficilmente potrà tenere il passo con le migliaia di profughi che arrivano ogni giorno. Intanto, nella sua prima apparizione pubblica dopo il golpe dei militari dei giorni scorsi, il presidente del Burundi Pierre Nkurunziza ha parlato delle emergenze internazionali che il paese deve affrontare visto che partecipa insieme al Kenya e all'Uganda alla forza internazionale dell'Unione Africana (Ua) col compito di combattere i jihadisti in Somalia. Nessun cenno, invece, alle proteste scoppiate dopo l'annuncio della sua candidatura a un terzo mandato residenziale, giudicato incostituzionale dalle opposizioni.