Cinque morti negli scontri con la polizia in Venezuela. Marcia di protesta contro presidente Maduro
Almeno quattro persone, tra cui un 16enne, sono morti negli scontri nella notte prima delle due manifestazioni di opposte fazioni, sostenitori e detrattori del presidente, Nicolas Maduro. Lo hanno riferito la polizia e organizzazioni non governative. Il 16enne e' morto per ferite d'arma da fuoco a Caracas, le altre tre persone nello Stato meridionale di Bolivar.
Sono almeno cinque le persone rimaste uccise in Venezuela prima dell'inizio della grande manifestazione indetta oggi dall'opposizione contro il presidente Nicolas Maduro. Tra le vittime un giovane di 16 anni rimasto ucciso in una sparatoria. Gli scontri si sono avuti soprattutto nella zona di Catia, un quartiere popolare molto vicino al Palazzo presidenziale di Miraflores.
E, secondo quanto riporta El Mundo, sono almeno cinque le persone rimaste ferite in sparatorie che si sono avute nel corso della notte.
Juan Gauido, il presidente dell'Assemblea Nazionale e capo dell'opposizione che ha indetto la manifestazione, ha rivolto un appello alla popolazione civile ed alle forze armate. "Oggi è una data storica per il nostro Paese - ha detto ricordando che il 23 gennaio del 1958 cadde la dittatura di Perez Jimenez - a tutte le forze Forze armate il nostro appello è molto chiaro, questo Parlamento vi tende la mano e vi chiede di mettervi al fianco della Costituzione e del popolo, il vostro popolo".
Secondo la Cnn il presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe riconoscere Guaido come nuovo leader nel caso in cui si autoproclamasse presidente ad interim.
E, secondo quanto riporta El Mundo, sono almeno cinque le persone rimaste ferite in sparatorie che si sono avute nel corso della notte.
Juan Gauido, il presidente dell'Assemblea Nazionale e capo dell'opposizione che ha indetto la manifestazione, ha rivolto un appello alla popolazione civile ed alle forze armate. "Oggi è una data storica per il nostro Paese - ha detto ricordando che il 23 gennaio del 1958 cadde la dittatura di Perez Jimenez - a tutte le forze Forze armate il nostro appello è molto chiaro, questo Parlamento vi tende la mano e vi chiede di mettervi al fianco della Costituzione e del popolo, il vostro popolo".
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