Violenza sulle donne

Cartabia: "Troppe le richieste di aiuto non adeguatamente e tempestivamente raccolte"

Le parole della ministra dell'Interno sulla violenza di genere. Il Viminale: più 8 per cento di femminicidi rispetto allo scorso anno. I dati Oxfam: da inizio pandemia in aumento le richieste di aiuto

Cartabia: "Troppe le richieste di aiuto non adeguatamente e tempestivamente raccolte"
Contro la violenza sulle donne

“Troppe le donne uccise, troppe le richieste di aiuto non adeguatamente e tempestivamente raccolte”. Con queste parole si è pronunciata Marta Cartabia, ministra della Giustizia, alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Le dichiarazioni della ministra giungono a poca distanza dalla pubblicazione dei dati aggiornati diffusi dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza della Polizia Criminale. In questo anno che ancora non è terminato dal primo gennaio al 21 novembre sono state 263 le vittime di omicidio, di cui 109 donne uccise da parte di un famigliare, nella quasi totalità dei casi partner o ex partner. In totale un balzo dell’otto per cento di femminicidi rispetto allo scorso anno. La Ministra ha anche aggiunto che “la gravità dei fatti chiama le istituzioni a pensare norme e procedere più adeguate”.

Ma la violenza non sfocia solo nel femminicidio, si può fermare prima danneggiando lo stesso una donna e i propri figli. Stando ai dati diffusi dalla Polizia sono aumentati del 45% i reati di revenge porn, di questi il 73% riguarda le donne.

Le violazioni dei provvedimenti di allontanamento della casa famigliare da inizio anno al 31 ottobre sono aumentati del 10%. In aumento anche i reati di costrizione al matrimonio e che riguardano principalmente le donne di origine straniera, + 143%

I dati Oxfam: violenze e denunce record in periodo pandemico

Ai dati diffusi dal Viminale si aggiungono anche quelli pubblicati da Oxfam che denunciano come il tasso di femminicidi e di violenze contro le donne non abbia conosciuto requie neanche durante il periodo pandemico ma, anzi, abbiano registrato un balzo in avanti. I dati resti noti dalla confederazione internazionale no profit e relativi a 10 diversi Paesi in tutto il mondo rivelano come, dal lockdown in poi, le chiamate ai centri anti violenza siano aumentati da un minimo del 25% ad un massimo del 111% a seconda della nazione presa in esame. In italia, in particolare e solo nei primi mesi del lockdown, i dati si erano attestati ad un +75%.