Un esperimento che supera la fantascienza

Partita la missione Dart: la navicella dovrà deviare la rotta dell'asteroide Dimorphos

E' la prima missione-test della Nasa per cambiare la traiettoria di eventuali asteroidi che dovessero minacciare la Terra

Partita la missione Dart: la navicella dovrà deviare la rotta dell'asteroide Dimorphos
Il lancio del razzo Spacex Falcon9 con a bordo Dart

E' partito stamattina alle 7.21 il razzo della Nasa che dovrebbe deviare la traiettoria di due giganteschi asteroidi in viaggio nello spazio. E' la missione-test con cui la Nasa sperimenta per la prima volta una navicella spaziale in grado di cambiare la traiettoria di eventuali asteroidi che dovessero minacciare la Terra. DART (Double Asteroid Redirection Test) ha come obiettivo quello di alterare leggermente la traiettoria di Dimorphos, una 'luna' larga circa 160 metri (due volte la Statua della Libertà) che circonda un asteroide molto più grande chiamato Didymos. I due orbitano insieme intorno al Sole. L'impatto della navicella col suo bersaglio dovrebbe avvenire nell'autunno del 2022, quando il sistema di asteroidi si troverà a 11 milioni di chilometri dalla Terra, il punto più vicino mai raggiunto.

A bordo del vettore c'è anche una componente importante tutta italiana: il microsatellite LICIACube decollerà insieme a Dart per realizzare un vero servizio fotografico sull'impatto della sonda statunitense con Didymos. Si tratta della prima missione nazionale in spazio profondo, con obiettivi e tappe di un programma che per la prima volta sarà rivolto alla difesa planetaria attiva e quindi alla verifica di una strategia difensiva dai potenziali pericoli che possono arrivare dallo spazio.

L'Agenzia Spaziale Italiana presenta l'operazione dalla sua sede di Roma, in diretta nel suo sito web, in contemporanea con il centro di controllo di missione Argotec di Torino, insieme al team LiciaCube, tutto italiano, che è coordinato dall'Istituto Nazionale di Astofisica (INAF) e comprende ricercatori anche del Politecnico di Milano, delle Università di Bologna e Università Parthenope di Napoli e dell'Ifac-Cnr di Firenze. Presenti Giorgio Saccoccia, presidente dell'Asi, Davide Avino ceo di Argotec, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea Luca Parmitano ed il famoso disegnatore Leo Ortolani. Insieme sveleranno il logo della missione di LICIACube.

Ci sono 10.000 asteroidi vicini alla Terra conosciuti di dimensioni pari o superiori a 140 metri, ma nessuno ha una possibilità significativa di colpire il pianeta nei prossimi 100 anni. Gli scienziati pensano che vi siano ancora altri 15.000 oggetti simili in attesa di essere scoperti.