"Chatta col David"

Firenze, il David di Michelangelo racconta la sua storia in chat

E' il un nuovo progetto di intelligenza artificiale della Galleria dell'Accademia di Firenze

Firenze, il David di Michelangelo racconta la sua storia in chat
(Pixabay)
David di Michelangelo

Il David si mette a nudo con i suoi ammiratori attraverso il nuovo progetto di intelligenza artificiale della Galleria dell'Accademia di Firenze, "Chatta col David". Da domani, attraverso il sito web della Galleria, il David si racconta divulgando informazioni di tipo storico, artistico, religioso ma anche con aneddoti e curiosità. Si tratta dello sviluppo di un chatbot - un software automatizzato in grado di interagire con gli utenti in forma di chat - sviluppato a partire da un'idea di Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell'Accademia di Firenze, ricorrendo agli strumenti sviluppati da Querlo, società di New York specializzata nella produzione di applicazioni tecnologiche tramite l'intelligenza artificiale. Un progetto in linea con la volontà del ministero della Cultura che sostiene fortemente l'impegno all'utilizzo del digitale come leva per la promozione del patrimonio culturale italiano. Per la produzione dei contenuti la Galleria dell'Accademia di Firenze ha avviato una collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Firenze, coinvolgendo numerosi studenti, anche stranieri, a cui è stato chiesto di immaginare cosa potrebbe chiedere un turista al David. 

Le domande

Sono già alcune centinaia le domande e le risposte acquisite e che mettono in luce il David, non solo come capolavoro della scultura mondiale e ideale di bellezza maschile nell'arte, ma anche nella sua umanità, come a volerlo conoscere di persona per analizzare anche la sensibilità dell'eroe che affrontò Golia. Ed è proprio attraverso domande come queste "perché sei considerato un simbolo? Cosa hai provato a sconfiggere Golia? Ti piace la musica? Che tipo era Michelangelo? Ti piace Firenze? Che lingua parli? Perché sei nudo?" che gli studenti hanno cercato divedere oltre la statua per conoscerne ogni sfaccettatura. 

"È stato molto stimolante per i nostri studenti partecipare a questo progetto, ha dichiarato Claudio Rocca, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze , siamo grati alla Galleria per aver offerto loro questa possibilità. Come istituzione di formazione artistica ci siamo posti l'obiettivo di favorire sempre di più un approccio multidisciplinare alla produzione e divulgazione artistica, perciò crediamo molto nel connubio tra arte e tecnologia. Continueremo a favorire questo fortunato incontro attraverso nuovi progetti formativi e di ricerca, un primo passo è stato compiuto proprio quest'anno con l'attivazione di un corso triennale in Nuove tecnologie dell'arte".