I dati del centro di ricerca Information International a Beirut

Libano, 160mila persone fuggite dal Paese in 2 anni di crisi economica

Dall’autunno del 2019 sono state registrate partenze di libanesi della classe media, emigrati verso destinazioni considerate meno usuali come Turchia, Georgia e Armenia

Libano, 160mila persone fuggite dal Paese in 2 anni di crisi economica
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A causa della devastante crisi economica, le famiglie sono costrette a scegliere se mandare a scuola i figli, dare loro da mangiare o riscaldare la casa. La quarta opzione è la fuga dal Paese. Nella foto, migranti libanesi

Hanno lasciato il proprio Paese per sfuggire alla grave crisi economica e trovare un futuro migliore. Sono circa 200mila i libanesi fuggiti negli ultimi due anni dal Libano.

Impressionanti i dati diffusi dal centro di ricerca Information International basato a Beirut.  Secondo l’ultima relazione, accanto a un tipo di migrazione di profughi libanesi, siriani, iracheni dalle sponde mediterranee del Libano verso Cipro, si sono registrate dall’autunno del 2019 circa 160mila partenze di libanesi della classe media, emigrati verso destinazioni considerate meno usuali, come Turchia, Georgia e Armenia.  

Il Libano è in default finanziario, colpito dal fallimento del sistema bancario e dalla peggiore crisi valutaria degli ultimi decenni.

Nel paese è aumentata la carenza di beni e servizi essenziali e la lira locale continua a perdere il suo valore rispetto al dollaro statunitense.   

L’Onu afferma che oltre il 75% della popolazione residente vive sotto la soglia di povertà.

Soltanto qualche giorno fa l’organizzazione internazionale Save the Children aveva diffuso una nota in cui riferiva che, proprio a causa della devastante crisi economica, in Libano le famiglie sono costrette a scegliere se mandare a scuola i figli, dare loro da mangiare o riscaldare la casa.

Per Save the Children in Libano la pandemia ha poi aggravato la crisi dell’istruzione, soprattutto per i minori rifugiati: più di 737.000 bambini e ragazzi non sono in classe quest’anno e il 30% dei minori rifugiati siriani non è mai andato a scuola.