Morandini 2022

Quattro stelle e copertina per Moretti nella nuova edizione del dizionario del cinema

La "bibbia" dei cinefili premia il regista romano in quest'anno dominato dalle piattaforme streaming e dalle serie tv

Quattro stelle e copertina per Moretti nella nuova edizione del dizionario del cinema
Ansa
Una foto di scena di "Tre piani"

Anche quest’anno, come del resto per l’anno passato, il cinema internazionale ha dovuto fare i conti con la pandemia. E quindi confrontarsi con un pubblico diverso che non è quello che frequenta le sale ma quello casalingo seduto sul divano o davanti a un pc.

Ma nonostante tutto il Morandini di quest’anno, la storica bibbia dei cinefili, ha scelto per la sua copertina un film italiano. “Tre piani” di Nanni Moretti.

 

L’ultimo lavoro del regista romano viene premiato con la prima pagina della nuova edizione del celebre Dizionario dei film e delle serie televisive, pubblicato da Zanichelli (27 000 film - 16 000 su carta, 27 000 nella versione digitale -1400 serie tv, 950 cortometraggi). Che per tradizione viene assegnata al film italiano che secondo gli autori è il più rappresentativo della stagione cinematografica.

 

Nella sua opera “Moretti illustra, disegna e colora un ambiente sociale (simbolicamente un condominio), un'umanità tremenda, costituita da personaggi sgradevoli che fanno e dicono cose per lo più sbagliate, egoistiche, talvolta amorali, spesso criticabili… Poi piano piano però entra nel vivo della vicenda in prima persona e dona a ogni personaggio una chance: la possibilità di evolvere, di maturare, di uscire dai cliché di ruoli precostituiti, predefiniti e anche di riscattarsi. Non esiste quindi un destino dal quale non sia possibile prescindere, del quale si è schiavi. La possibilità di interrompere la catena dei danni fatti o subiti esiste, prendendone atto e andando avanti. Aperto ma ottimista, il finale guarda al futuro, che non è roseo ma potrebbe diventarlo”. Questo nel giudizio critico del Morandini che ha assegnato 4 stelle al film (il massimo è 5).

 

 

 

Nonostante le restrizioni dettate dalla pandemia secondo Morandini il cinema di qualità resiste. E ciò che colpisce è che le migliori pellicole in quest’anno, “forse, sono stati i documentari”. Come La cordigliera dei sogni (4 stelle) ultimo capitolo della trilogia del cileno Patricio Guzmán. Ma anche tanti di produzione italiana come l'indimenticabile Molecole di Andrea Segre (4 stelle) e Marx può aspettare di Marco Bellocchio (4 stelle). Poi gli omaggi a grandi artisti come Paolo Conte - Vieni via con me di Giorgio Verdelli e Per Lucio di Pietro Marcello (3,5 stelle a entrambi).

 

E tra i premiati a 4 stelle, due lungometraggi animati americani, prodotti dalla Pixar: Luca di Enrico Casarosa che “sa parlare con grande raffinatezza sia ai grandi che ai piccini dell'istinto di cercare un futuro migliore, del bisogno di sentirsi accettati, di accoglienza, dell'amicizia che sconfigge il mostro del diverso”. E Soul di Pete Docter “La storia è ricca di personaggi memorabili, raffinati, colti, di situazioni sublimi e teologiche, il tutto tenuto insieme da una dialettica fertile”.

 

Premiati con 4 stelle anche

Nomadland di Chloé Zhao; a La Terra dei Figli di Claudio Cupellini “uno dei film di genere postapocalittico – innovativo in Italia – più interessanti degli ultimi anni.

 

Delude invece Old, l’ultima fatica di M. Night Shyamalan, il regista de Il Sesto senso. Per il MorandiniÈ una baracconata mal recitata che occhieggia goffamente alla serie TV Lost”. Per lui una sola 1 stella. Mezza stella in meno rispetto al deludente blockbuster Wonder Woman 1984 (1,5). Nemmeno Salvatores convince, il suo Comedians raccoglie solo 2 stelle: “Il risultato finale di un testo fortemente politico e capace di stimolare riflessioni appare datato (critica sociale del passato) e un po' greve nella sua staticità (lo spettatore non viene coinvolto)”.